Volo Ryanair torna all'aeroporto di partenza colpito dalle ceneri vulcaniche.

Aereo Tenerife-Charleroi dopo il decollo è dovuto tornare indietro dopo essere stato colpito dalle ceneri dell'eruzione del vulcano Cumbre Vieja nell'isola di La Palma.

Volo Ryanair torna all'aeroporto di partenza colpito dalle ceneri vulcaniche.

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L'11 ottobre, il volo Ryanair FR8179, operato dal Boeing 737-800 targato EI-ENP, è partito dall'aeroporto di Tenerife Sud, nelle Canarie, alle 18:30 un'ora dopo l'orario previsto, con destinazione Brussels South Charleroi Airport (CRL ) in Belgio. Poco dopo il decollo, l'aereo è stato colpito dalle ceneri dell'eruzione del vulcano Cumbre Vieja nell'isola di La Palma. Dopo un po', i piloti si sono resi conto che qualcosa era andato storto con i motori e hanno deciso di tornare a Tenerife, dove sono atterrati alle 20:30 dopo aver girato a sud dell'isola di Fuerteventura. Diversi camion dei vigli del fuoco sono stati inviati sulla pista, ma l'aereo è atterrato in sicurezza. Apparentemente i motori erano stati contaminati dalle ceneri vulcaniche. È dubbio che possano essere riutilizzati. L'aereo è ancora all'aeroporto di Tenerife Sud. Ryanair ha inviato un aereo sostitutivo (Boeing 737-800 immatricolato EI-EGD) da Malaga a Tenerife e i passeggeri sono ripartiti alle 00:20 (UTC+1) per raggiungere Charleroi il 12 ottobre alle 05:25 (UTC+2), quasi 7 ore dopo il previsto, dopo un volo (ribattezzato FR81) se ne ricorderanno. Questo incidente riporta alla memoria quello accaduto 28 anni fa, esattamente il 24 giugno 1982 quando un volo incredibile della British Airways è finito dritto nella storia dell’aviazione: tutti e 4 i motori fuori uso a 10.000 metri di altitudine a causa delle ceneri vulcaniche. Gli ingegneri scoprirono che i motori erano andati fuori uso perché l’aereo aveva attraversato una nube di cenere vulcanica. C’era stata un’eruzione al Monte Galunggung, a sud-est di Giacarta, quel giorno. Il vento aveva soffiato una nube di cenere verso la rotta dell’aereo e un fine particolato di roccia aveva insabbiato l’aereo, soffocando i suoi motori. La nube vulcanica non era apparsa sul radar perché era composta da materiale molto secco, a differenza dei sistemi meteorologici che sono rilevati attraverso le particelle d’acqua. L’incidente portò l’industria dell’aviazione a riconsiderare la preparazione alla cenere abrasiva che può rimuovere parti metalliche. Per i non esperti potrebbe sembrare un provvedimento "esagerato" quello del rientro del volo all’aeroporto di partenza, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ma la scienza spiega che non è così. Cosa rende la cenere vulcanica così pericolosa per gli aerei? Oltre alla spiegazione sopra riportata, la risposta è semplice: oltre ad oscurare la vista al pilota depositandosi sul vetro, è in grado di bloccare i motori inceppando le eliche.

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