Volkswagen richiama 2,6 milioni di automobili in tutto il mondo: la più grande operazione di ritiro nella sua storia. Il numero di veicoli interessati da questa misura in Italia non è ancora noto.

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Secondo quanto annunciato ieri giovedì 14 novembre da un operatore cinese, il colosso automobilistico tedesco Volkswagen dovrà richiamare più di 640.000 automobili in Cina, mentre già il giorno prima aveva comunicato il richiamo di circa 207.000 veicoli.
A livello globale, quindi, quest'operazione dovrebbe riguardare complessivamente circa 2,6 milioni di automobili, ossia il richiamo più grande nella storia dell'attività della società.
In Cina, il richiamo riguarda 621.563 veicoli fabbricati nel paese, diverse linee tra cui Golf e Lavida, nonché 18.746 veicoli importati, tra cui Audi e maggiolini, secondo l'amministrazione generale del controllo qualità e supervisione di quarantena.
Questo richiamo è giustificato dall'utilizzo di oli sintetici che potrebbero causare cortocircuiti e provocare incidenti, come dichiarato dalla casa automobilistica.
Le automobili in questione sono state prodotte o importate tra gennaio 2009 e il luglio 2013. Volkswagen ha detto in una dichiarazione che vuole avviare il richiamo a partire dal 25 novembre per sostituire gli oli sintetici con olio minerale per evitare malfunzionamenti.
Un portavoce del produttore in Cina, ha ricordato che possono verificarsi problemi "in condizioni molto specifiche" che coinvolgono alte temperature ed elevato grado di umidità.
Globalmente, 2,6 milioni di vetture di cinque marche diverse sono interessati.
Mercoledì, il regolatore cinese aveva segnalato il richiamo di 207.778 veicoli Volkswagen SUV (4x4 urbano) a causa di difetti che interessano i fari. Il gruppo aveva confermato poco dopo, che ciò faceva parte di un richiamo effettuato in tutto il mondo, per un totale di 800.000 Tiguan.
Infine, VW ha anche richiamato 239.000 veicoli del suo modello di pickup Amarok per una possibile fuga nei tubi carburante.
In attesa di notizie se il richiamo riguarderà anche le vetture commercializzate in Italia, è necessario, spiega Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Volkswagen nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.
Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l'intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un'autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria.

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