Vitello tonnato contaminato da Listeria, ministero della Salute annuncia richiamo: non mangiatelo

Il ritiro dagli scaffali dei supermercati e dei negozi riguarda un lotto di vitello tonnato venduto in vaschette termosaldate per il quale è stato riscontrato un possibile rischio microbiologico per i consumatori a causa di una possibile contaminazione della carne dovuta al batterio della listeria.

Vitello tonnato contaminato da Listeria, ministero della Salute annuncia richiamo: non mangiatelo

Dettagli della notizia

Un nuovo avviso di richiamo di prodotti alimentari è stato appena annunciato dal ministero della Salute attraverso il suo portale dedicato agli avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori. Il ritiro dagli scaffali dei supermercati e dei negozi riguarda un lotto di vitello tonnato per il quale è stato riscontrato un possibile rischio microbiologico per i consumatori a causa di una contaminazione della carne. Nel dettaglio, il vitello tonnato è stato ritirato in via precauzionale dallo stesso produttore a causa della possibile presenza di Listeria. Come recita l’avviso di richiamo pubblicato dal Ministero della salute pubblicato oggi, lunedì 09/05/2022 anche se risale al 06/05/2022, il prodotto interessato è il “Vitel Tonnè” prodotto dalla ditta GASTRONOMIA SOMASCA SRL nel proprio stabilimento attivo in via Brescia 42, a Desio, in provincia di Monza Brianza e venduto in vaschette termosaldate da 200 grammi ciascuna. Il lotto richiamato è il numero 1513 con data di scadenza o termine minimo di conservazione fissato al 28/05/2022. Il prodotto invenduto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è già stato ritirato dai negozi ma in caso di acuito già avvenuto, come sempre i questi casi, si raccomanda di non consumare il vitello tonnato con il numero di lotto sopra indicato e di riportarlo al punto vendita d’acquisto. La listeria è un batterio che può provocare l’infezione della listeriosi nel caso si consumino cibi contaminati. Come spiegano dall’Istituto superiore di Snaità, può contaminare qualunque livello della catena di produzione e consumo degli alimenti. Può crescere e riprodursi a temperature variabili da 0 a 45°C, e tende a persistere nell’ambiente, quindi e essere presente anche in alimenti trasformati, conservati e refrigerati.

Immagini della notizia

Documenti e link

X