Vibrio parahaemolyticus nelle cozze a marchio L’Acquachiara

Ministero della Salute segnala la possibile presenza del pericoloso batterio che non causa il colera ma può causare diarrea con sangue, crampi allo stomaco, febbre, nausea e / o vomito

Vibrio parahaemolyticus nelle cozze a marchio L’Acquachiara

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Cozze (Mytilus galloprovincialis) vive contaminate da Vibrio parahaemolyticus, che sarebbero state già immesse sull’intero mercato nazionale. E’ delle ultime ore la notizia di un nuovo allerta alimentare che, questa volta, non riguarda i temibili batteri Escherichia Coli o la Salmonella. Il lotto di cozze vive contaminate che riguardano non solo la Grande distribuzione ma pescherie e mercati è il n° 130348 a marchio L’Acquachiara srl (marchio di identificazione CE IT M2L2W) proveniente da Chioggia dove il prodotto è stato lavorato nello stabilimento di via Ori Ovest n 1. Ad allertare le autorità sanitarie circa la presenza del Vibrione parahaemolyticus è stato il Ministero della Sanità italiano che ha prontamente avvisato le autorità sanitarie della UE, in quanto prodotto non conforme per la presenza del Vibrio parahaemolyticus potenzialmente enteropatogeno. Il Ministero della salute, invita tutti a prestare la massima attenzione e a non consumare le cozze vive senza prima sottoporle al controllo dal Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della Asl locale. Le cozze sono organismi “filtratori”, cioè filtrano tutto ciò che è contenuto nei mari nei quali vivono. Di conseguenza, se provengono da acque non perfettamente pulite, possono essere fonte di contaminazione batterica. Per questo motivo sarebbe sempre meglio evitare di mangiarle crude, sia a casa sia al ristorante dove spesso vengono servite sotto forma di "Crudités". Solo con l’abbattimento (che non sappiamo se è stato fatto accuratamente) e la cottura i batteri vengono inibiti e si evitano spiacevoli disturbi intestinali. Con l'occasione ricordiamo che il batterio Vibrio parahaemolyticus si contagia mangiando frutti di mare contaminati. La malattia da questo tipo di Vibrio è legata principalmente alle ostriche, anche se altri tipi di pesci e molluschi contaminati a volte causano la malattia. Non causa il colera, ma può causare diarrea con sangue, crampi allo stomaco, febbre, nausea e / o vomito, che di solito sono abbastanza lievi e durano meno di una settimana. In persone con sistemi immunitari deboli, può diffondersi attraverso il sistema circolatorio e causare infezioni gravi o mortali in altre parti del corpo. Il target di popolazione più esposto è rappresentato da quelle persone affette da diabete, malattie epatiche, malattie renali, cancro, AIDS o altre malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Queste persone, in particolare, devono consumare prodotti della pesca ben cotti. La morte si verifica in circa il 2% delle gastroenteriti e del 20% al 30% dei casi setticemia. Il rischio, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando le raccomandazioni del Servizio di Igiene degli Allevamenti e delle produzioni zootecniche, è che i mitili interessati dal richiamo possano esser commercializzati al di fuori dei canali legali, mettendo a grave rischio la salute dei consumatori. Mentre i molluschi acquistati esclusivamente attraverso "canali autorizzati all’interno di sacchetti con etichette che ne riportano la provenienza, possono essere acquistati in sicurezza".

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