Una banale lite per la viabilità dietro l'omicidio dell’imprenditore italiano ucciso in Albania?
Edoardo Sarchi, 44 anni, era originario di Varese. è stato trovato privo di vita lungo una stradina di campagna del villaggio di Salari, nell'entroterra di Valona e a poca distanza dalla città di Tepelene

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Questa domenica è venuta alla luce una nuova versione sull'omicidio dell'imprenditore italiano di Tepelena, Eduardo Sarchi. Dalle testimonianze raccolte dalla polizia è emerso che una delle cause che potrebbero aver causato l'omicidio è una banale discussione tra automobilisti originata dall’uso improprio degli abbaglianti dei fari dell’auto degenerata in veri e propri atti di violenza fisica con l’uso di armi e verbale. Finora si sospetta che l'aggressore sia stato infastidito dalle luci del veicolo dell'imprenditore italiano e dei suoi amici Eqrem, Daniel e Gazment Braçi. La polizia ritiene di aver identificato l'aggressore che ha sparato a Sarchi alla gamba, recidendo l'arteria principale che ne ha causato la morte. Edoardo Sarchi, 44 anni, originario di Cunardo, in provincia di Varese era proprietario di una fabbrica di mattoni, la Tegola Edilcentro, società italo-albanese con sede a Tirana specializzata nella produzione di mattoni. Viveva a Tirana da 25 anni. Il Consolato generale d'Italia a Valona, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, sono rimasti in stretto raccordo con la Farnesina e in contatto costante con i familiari del connazionale, seguendo il caso con la massima attenzione “per accertare i contorni della vicenda e per prestare ogni possibile assistenza di natura consolare”.