Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani. Passa il confine svizzero con un furgone carico di panettoni artigianali: italiano bloccato per “Contrabbando di panettoni” tra Italia e Svizzera

Bloccati nei pressi della dogana di Brusata, nel canton Ticino 66 panettoni artigianali non dichiarati. Si tratta del secondo caso conosciuto di contrabbando di… panettoni

Tolleranza zero in Svizzera per gli italiani. Passa il confine svizzero con un furgone carico di panettoni artigianali: italiano bloccato per “Contrabbando di panettoni” tra Italia e Svizzera

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L'esternazioni anti-immigrati italiani in Svizzera anche per i panettoni di Natale destinati ai nostri connazionali che per ragioni varie non possono rientrare in Italia in questo periodo di Natale, qualche panettone, dunque, ad “uso personale” o da regalare a parenti ed amici. Quando c'è di mezzo il razzismo neanche un panettone ci sta. In quel caso bisogna applicare la regola della tolleranza zero. Un italiano ha tentato il «colpaccio», l’azzardo di passare la frontiera con un furgone di medie dimensioni che trasportava un carico goloso: 66 panettoni italiani di contrabbando, destinati ai nostri connazionale che vivono in Svizzera. E per farlo ha scelto un valico doganale privo di un presidio attivo «h24». Ma una volta entrato in territorio svizzero, con un furgoncino stipato con 164 litri d’olio, 66 panettoni per un peso complessivo di 81 chilogrammi, cinque chili di carne fresca, 28 chili di mozzarella e una decina di focacce, è stato fermato dagli uomini dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc) nel territorio del valico di Bizzarone - Brusata, situato vicino a Varese, che collega il comune italiano di Bizzarone (Como) con Novazzano (Ticino). Il conducente, è stato sanzionato con una multa di diverse centinaia di franchi e dovrà sdoganare la sua merce. Il laboratorio cantonale avvierà inoltre un’indagine sulle condizioni di trasporto e di conservazione dei prodotti. L'episodio sembra non essere isolato, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” che considera il fatto un evento curioso, rappresentando una sorta di «contrabbando al contrario», dal momento che nelle zone di confine in molti si ricordano dei traffici di sigarette e addirittura di caffè e zucchero che dalla Svizzera era diretto all’Italia, una cinquantina di anni fa, con l’obiettivo di sottrarre questi beni alla tassazione imposta dalle autorità italiane. Oggi per molti beni di consumo può capitare di assistere al fenomeno inverso, legato cioè al minor prezzo dei beni anche di alta qualità prodotti in Italia, e introdotti oltre confine senza il dovuto tracciamento. Cosa succederà adesso? L’“importatore” è stato multato ma i panettoni non andranno a male, è stato subito disposto il loro sdoganamento.

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