Tesla richiamerà quasi 363.000 auto a causa di un difetto del software di guida autonoma

Tesla richiamerà quasi 363.000 auto a causa di un difetto del software di guida autonoma

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Non trova pace il sistema di guida semi-autonoma della Tesla. Ora è di nuovo sul banco degli imputati e dopo la clamorosa inchiesta per le frenate improvvise, di cui si ignorano per ora le cause, potrebbe causare un gigantesco richiamo: la National Highway Traffic Safety Administration, o NHTSA, ha richiamato 363.000 auto, perché i difetti in una versione del suo software di guida autonoma completo potrebbero causare incidenti. La richiesta di richiamo dell'agenzia per la sicurezza rappresenta una nuova sfida per l'amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, che ha ripetutamente affermato che la versione beta del software è quasi pronta per il rilascio completo. Arriva mentre Tesla affronta il rallentamento della crescita delle consegne di auto nuove, tagliando i prezzi poiché la domanda non supera più di gran lunga la produzione. Il software Autopilot della casa automobilistica, una tecnologia di assistenza alla guida più semplice rispetto al software di guida autonoma completo, è sotto inchiesta da parte dell'autorità di regolamentazione della sicurezza statunitense dal 2021. Il pilota automatico è stato attivato in 11 casi in cui una Tesla è entrata in una scena di incidente stradale, causando un totale di 17 feriti e un morto. Il richiamo più recente riguarda le auto Tesla modello S e X che hanno il software beta per la guida autonoma installato o in attesa. Colpisce anche le auto modello 3 e il modello Y con il sistema. Musk ha detto su Twitter che la parola "richiamo" era "anacronistica" e "sbagliata", dato che il problema può essere risolto attraverso un aggiornamento software. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti”, ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari TESLA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica statunitense dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata.

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