Terapie geniche. Le autorità sanitarie americane consentono la vendita della prima cura di questo tipo. Consentirà di intervenire farmacologicamente su una forma di leucemia molto aggressiva. Le speranze di molti malati sono riposte nella sua efficacia

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Le competenti autorità statunitensi hanno consentito, per la prima volta, la commercializzazione di un farmaco che agisce sul sistema immunitario del malato modificandolo geneticamente. Si tratta, nel caso specifico, d’un trattamento per combattere una forma di leucemia particolarmente aggressiva. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” - associazione che tra le sue numerose attività ritiene utile divulgare le cure che possono migliorare le condizione di vita dei cittadini –, inizia una nuova era per quanto riguarda la cura di malattie che finora si riteneva non fosse possibile sconfiggere. Il medicinale, messo a punto da un ricercatore dell’Università della Pennsylvania e brevettato dalla Novartis, è destinato a bambini e giovani adulti sui quali le normali terapie non hanno avuto alcun effetto, ciò che succede nel 15-20% dei casi. La sua efficacia è stata dimostrata dopo che è stato provato su 63 pazienti con un tasso di miglioramento dell’83%. Non esente da controindicazioni, la cura è però anche molto cara: ben 475.000 dollari per un ciclo. 

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