Sull’Himalaya avvistato per la prima volta il raro gatto manùl

Documentata per la prima volta la presenza del felino, noto anche come gatto di Pallas, nell'Arunachal Pradesh in India utilizzando le foto trappole a un'altitudine di quasi 5'000 metri. Il continente asiatico si conferma un hotspot ricco di biodiversità da tutelare

Sull’Himalaya avvistato per la prima volta il raro gatto manùl

Dettagli della notizia

Ripreso da vicino per la prima volta il raro gatto manùl, noto anche come gatto di Pallas. Il WWF India ha documentato per la prima volta la presenza del felino sull'Himalaya. Il timido manùl selvatico è stato immortalato grazie alle trappole fotografiche nello stato indiano dell'Arunachal Pradesh tra luglio e settembre 2024. Le telecamere sono state installate nelle regioni di alta montagna di Tawang e West Kameng a un'altitudine di quasi 5'000 metri. Hanno il pelo foltissimo, occhi tondi e sono estremamente sfuggenti. Sul nostro Pianeta ne restano ormai pochi esemplari, che vivono principalmente nelle steppe dell’Asia centrale. La spedizione non ha prodotto solo immagini del manùl, ma anche prove del leopardo delle nevi, del leopardo nebuloso, del leopardo comune, del gatto leopardo e del gatto marmorizzato. Questo ha ampliato in modo significativo l'elenco dei felini selvatici che vivono in questa regione. Sono stati registrati diversi animali ad altitudini che non erano mai state documentate prima in India: un leopardo nebuloso a 4'650 metri, un leopardo comune a 4'600 metri e un gatto marmorizzato a oltre 4'300 metri. I ricercatori considerano questo dato come una prova della straordinaria resilienza dell'ecosistema dell'Himalaya orientale. Sebbene il gatto di Pallas (Otocolobus manul) non sia considerato a rischio di estinzione a livello mondiale, rimane estremamente raro. La sua presenza nell'Himalaya indiano estende la zona d'habitat conosciuta della specie. «Il fatto che questo paesaggio ospiti leopardi delle nevi, leopardi nebulosi, gatti marmorizzati e ora il manùl è una testimonianza della sua straordinaria ricchezza», afferma in un comunicato stampa Rishi Kumar Sharma, responsabile della scienza e della conservazione del Programma Himalayano del WWF India. I ricercatori chiedono quindi maggiori investimenti nella ricerca e nella conservazione. Nonostante la loro lontananza, i delicati ecosistemi sono minacciati dai cambiamenti climatici, dal pascolo eccessivo e dai progetti infrastrutturali. Ora, questo avvistamento, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresenta una piccola, ma sensazionale scoperta, per la conservazione della natura, confermando il continente asiatico un hotspot di questo remoto ecosistema ad alta quota ricco di biodiversità da tutelare. La sopravvivenza dei gatti di Pallas, considerati gli antenati dei gatti persiani, è ormai sempre più appesa a un filo, tanto da essere stata inserita dall’IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) nella lista delle specie quasi minacciate d’estinzione. Questi mammiferi dalla corporatura tozza purtroppo devono fare i conti con i bracconieri, che li prendono di mira per la loro folta pelliccia.

Immagini della notizia

Documenti e link

X