Sla. I malati minacciano il digiuno contro i tagli del Governo. Non si puo' anche morire per i tagli alla sanità.

domenico pancallo

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I malati di Sla dopo che i 658 milioni a loro destinatisono stati spostati con la spending review nel fondo a disposizione della presidenza del Consiglio, tornano a minacciare il digiuno per sollecitare il Governo a stanziare risorse per l’assistenza ai disabili gravi..
In una nota del Comitato 16 Novembre, l’associazione dei malati di Sla, si legge
“Il Comitato aspetterà il 20 novembre, se non avremmo risposte 100 malati riprenderanno la protesta con azioni eclatanti ed estreme”. Già la scorsa settimana avevano messo in atto uno sciopero della fame per protestare contro i tagli del Governo Monti. Azione che i malati sono pronti a replicare se le rassicurazioni che il ministro della Salute, Renato Balduzzi, e il ministro del Lavoro e del Welfare, Elsa Fornero, hanno dato loro nel corso di un incontro svolto il 31 ottobre non si materializzeranno in fondi sicuri per la Sla.
Al centro della protesta c’è il trasferimento, stabilito dalla spending review, di 658 milioni per il 2013 destinati ai disabili gravi nel fondo gestito dalla Presidenza del Consiglio per finanziare attività non meglio identificate rientranti in aree come scuola, famiglia e sociale. I malati rivoglio indietro i loro fondi, o almeno parte di essi.
Balduzzi e Fornero avrebbero in effetti presentato le richieste dei malati e insistito perché fosse trovata una soluzione. Ma a quanto riferiscono le indiscrezioni di stampa, il premier Mario Monti e il ministro per l&\#39;Economia, Vittorio Grilli, avrebbero risposto negativamente.
Per Giovanni D&\#39;Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, riprendendo una nota di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, sottolinea come “E’ vergognoso che il governo tagli le risorse necessarie a garantire l’assistenza ai malati di Sla e spenda miliardi su miliardi per acquistare gli inutili cacciabombardieri F-35. Ancora una volta, Monti infligge un colpo di scure ai più deboli, smantellando lo stato sociale del nostro Paese.Chiediamo all’esecutivo di reperire immediatamente i fondi per le persone non autosufficienti. Pertanto non resta che aspettare il 20 novembre per sapere se Balduzzi e Fornero riusciranno a convincere Monti e Grilli di questo.
 

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