Selfie mania con il morto: operaio cimiteriale si fa fotografare con un cadavere e pubblica immagini.
A processo per vilipendio

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Fotografarsi con il morto, sembra essere l’ultima imbarazzante trovata per farsi un selfie per immortalarsi in pose così estreme. Oramai cellulari alla mano, abbiamo raggiunto ogni limite. Il fatto è avvenuto nel cimitero di Uggiano La Chiesa, un comune in provincia di Lecce, durante le fasi di estumulazione di una salma per il successivo trasferimento con immagini pubblicate il 13 giugno. La sua foto è diventata virale sui social. L'operaio 57enne era impegnato nell’estumulazione di una salma per il successivo trasferimento, quando ha chiesto ad un cittadino che si aggirava in quei frangenti, di fare una foto in compagnia del morto, pubblicando poi le immagini sul suo profilo social. Come riporta l'edizione pugliese di Repubblica, che ha divulgato la notizia e ricostruito l'accaduto, l'episodio è stato da subito duramente stigmatizzato dal Sindaco del Comune salentino che ha denunciato il fatto all’autorità giudiziaria. Il protagonista lavora come operaio per conto di una ditta esterna, qualche problema con la giustizia in passato ma nessun deficit psichiatrico accertato. In paese lo conoscono in tanti. Nello scatto indossa una maglietta e dei guanti da lavoro con una mascherina calata sul mento. Le immagini della sua "storia" pubblicate su un social network lo ritraggono sorridente mentre solleva con una mano il cadavere, come fosse una persona ancora in vita e lo abbraccia con la mano destra mettendosi in posa. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un fatto estremamente grave e di pessimo gusto. Non sappiamo se ci sono profili di carattere penale e neppure se si possa parlare di vilipendio di cadavere. Questa cosa deve essere approfondita da chi di dovere quando il 5 febbraio prossimo, giorno in cui sarà emessa la sentenza.
