Salmonella typhimurium in salame stagionato. Scatta l’allarme del ministero della Salute “Non mangiatelo”

Salmonella typhimurium in salame stagionato. Scatta l’allarme del ministero della Salute “Non mangiatelo”

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Non si placa l’allarme salmonella in Italia. Il ministero della Salute, ai fini della tutela del consumatore, attraverso il suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, ha segnalato con nota dell’ 01/12/2022, il richiamo di un lotto di salame stagionato a marchio Salumificio Colli, perché rilevato positivo alla Salmonella typhimurium. Il prodotto in questione è stato venduto in unità di vendita da 400/600 grammi e 800/1000 grammi con il numero di lotto 13092022. Il salame sotto accusa è stato prodotto dal SALUMIFICIO COLLI di Colli Carlo & C. snc (IT 9 729 L CE), nello stabilimento di San Polo D'Enza, in provincia di Reggio Emilia, in via Fratta 10/A. In via cautelativa, si raccomanda alle persone in possesso del salame stagionato con il numero di lotto indicato di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Il batterio del genere salmonella, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è il più comunemente isolato nei casi di infezioni trasmesse dagli alimenti. È presente in natura con oltre 2000 varianti, anche se i ceppi più diffusi nell’uomo sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium”. È possibile suddividere le infezioni provocate da questo agente batterico in due forme: tifoidee e non tifoidee. Le prime, come suggerisce il nome, provocano nell’uomo la febbre tifoide, mentre le secondo sono una delle cause più frequenti di intossicazioni alimentari nel mondo industrializzato. I principali veicoli di infezione sono l’acqua e i cibi contaminati. Gli alimenti considerati più a rischio, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, sono le uova crude o poco cotte e i loro derivati; il latte crudo e i suoi derivati; la carne, soprattutto se poco cotta, e i suoi derivati; le salse e i condimenti per le insalate; i preparati per dolci e creme; la frutta e la verdura contaminate durante il taglio. I principali sintomi dell’infezione da salmonella sono i disturbi del tratto gastrointestinale come il dolore addominale, la nausea, il vomito e la dissenteria, che possono anche essere accompagnati dalla febbre.

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