Pubblicato il decreto per le Zone Franche Urbane della Sicilia: e Lecce cosa sta aspettando?

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È stato pubblicato il decreto direttoriale del 23 gennaio 2014 con cui è stato adottato il bando per l'attuazione dell'intervento in favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane (ZFU) della Regione Sicilia di cui al Decreto interministeriale del 10 aprile 2013.
L'intervento, per il quale sono disponibili circa 182 milioni di euro, prevede la concessione di agevolazioni sotto forma di esenzioni fiscali e contributive in favore di imprese di micro e piccola dimensione localizzate nelle Zone Franche Urbane.
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate dalle ore 12:00 del 5 marzo 2014 e fino alle ore 12:00 del 23 maggio 2014, esclusivamente tramite una procedura telematica accessibile nella sezione "ZFU Convergenza e Carbonia Iglesias" sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
È bene ricordare che, di recente, sono partite anche le agevolazioni fiscali e contributive in favore delle micro e piccole imprese localizzate nelle Zone Franche Urbane della Campania e della Calabria con risorse economiche disponibili per la concessione delle agevolazioni pari complessivamente a 98 milioni di euro per la Campania, ed a 54,88 milioni di euro per la Calabria.
E Lecce cosa sta aspettando?
Sono trascorsi oltre sette anni dalla legge 27 dicembre 2006 n. 296 istitutiva delle Zone Franche Urbane e finalmente le procedure si stanno attivando per la Campania, la Calabria, ora anche per la Sicilia mentre la Puglia, ed in particolare Lecce, sono totalmente ignorate.
Infatti, Lecce sta perdendo la possibilità, sino al 2014, di diventare non solo zona franca urbana ma anche zona a burocrazia zero e di conseguenza, sfruttarne i relativi vantaggi.
Più volte l'avvocato Maurizio Villani e Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", hanno lanciato l'appello alle istituzioni politiche affinché si attivassero nel più breve tempo possibile per beneficiare delle opportunità rappresentate dall'interessante meccanismo di esenzione da imposte sui redditi, Irap, imposta sugli immobili, nonché allo stesso tempo delle semplificazioni di carattere amministrativo per le imprese ribadite dal decreto "Del Fare" come zone a burocrazia zero.
Da una parte, infatti, vengono individuate le cosiddette zone franche urbane quali aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro-imprese, il cui obiettivo prioritario è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri e aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.
Dall'altra le cosiddette zone a burocrazia zero che puntano ad uno snellimento burocratico nello start up di un'impresa, considerato che accelerano lo svolgimento degli adempimenti burocratici, garantendo il silenzio-assenso decorsi 30 giorni dall'avvio dei procedimenti amministrativi ed alcuni vantaggi fiscali.
Ci si augura che a seguito dei numerosi appelli lanciati da Maurizio Villani e dallo "Sportello dei Diritti", a partire dal dicembre 2011, finora caduti sorprendentemente nel vuoto, Lecce possa finalmente diventare zona franca urbana, e la classe politica ponga impegno e attenzione per il rilancio dell'economia pugliese- leccese.
Ancora una volta Giovanni D'Agata e l'avvocato Maurizio Villani, ribadiscono che non si può certo ignorare un provvedimento strategico che darà un contributo decisivo per sostenere lo sviluppo del nostro tessuto industriale, e che offrirà al mondo delle imprese opportunità concrete per investire sul territorio.

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