Paura sul volo Ryanair da Milano Bergamo a Cluj: il primo ufficiale ha un malore in fase di atterraggio

Il comandante dà il Mayday. Ecco cosa è successo

Paura sul volo Ryanair da Milano Bergamo a Cluj: il primo ufficiale ha un malore in fase di atterraggio

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Paura il 3 novembre 2025 su un volo Ryanair durante la navigazione in fase di atterraggio quando il copilota, si sente male. Ordinaria amministrazione, potrebbe pensare qualcuno: a dispetto di quanto si possa pensare, purtroppo, molto spesso i piloti sono costretti a compiere atterraggi di emergenza a causa dei problemi di salute dei passeggeri. In questo, tuttavia, l’emergenza medica non ha riguardato nessuno dei 170 viaggiatori, bensì il primo ufficiale. Ma che cosa è successo esattamente? Stando a quanto si legge sui siti specializzati, la sequenza dei fatti è stata questa: un Boeing 737-800 della Ryanair, registrato EI-DPJ, in volo FR-2682 da Milano Bergamo a Cluj (Romania), stava scendendo verso Cluj quando il comandante ha dichiarato PAN PAN, segnalando che il primo ufficiale era rimasto inabile. Il comandante, resosi conto della situazione, ha deciso di dichiarare emergenza, dando il via libera al Mayday.e atterrare nell’aeroporto in sicurezza sulla pista 25 di Cluj fermandosi, dove i soccorsi lo attendevano. Il primo ufficiale, incosciente in quel momento, è stato trasportato in ospedale. Circa 50 minuti dopo l'atterraggio, l'aereo è stato trainato fino al piazzale. Un Boeing 737-800 sostitutivo, registrato EI-EPB, è stato inviato a Cluj ed ha effettuato il volo di ritorno con un ritardo di circa 3 ore. L'aereo in questione è rimasto, a terra a Cluj per circa 17 ore, per poi essere posizionato a Bucarest Otopeni (Romania). La salute di piloti e copiloti, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è sottoposta a controlli medici periodici e rigorosi Tuttavia, questa storia ha aperto interrogativi a seguito di eventi come incidenti aerei che, a causa di malori, sono stati associati a problemi di salute pregressi, malori durante il volo, o anche condizioni di rischio più a lungo termine dovute a fattori come l'immobilità prolungata, la stanchezza o lo stress legato ai turni lunghi e al jet lag.

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