Orche assassine attaccano barche da pesca per giocare al largo della Sicilia – Il video
I mammiferi marini usano le barche come giocattoli da lanciarsi a vicenda
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- Data: 15.11.25
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Le orche usano le barche come giocattoli da lanciarsi a vicenda al largo delle coste tunisine e la Sicilia.Semplicemente, le orche in queste acque si avvicinano alle barche da diporto speronandole e senza però portarle all'affondamento al contrario di quello che avviene con le barche a vela nella penisola iberica, nel Golfo di Biscaglia e nello Stretto di Gibilterra, dove dal 2020 sono stati registrati oltre 600 incidenti tra gli animali e le imbarcazioni. Dopodiché gli animali se ne vanno senza avere arrecato ai pescatori alcun danno. Ma allora perché colpiscono le imbarcazioni? La teoria più interessante vorrebbe questi straordinari animali, noti per la loro intelligenza, in procinto di ribellarsi al dominio dell'uomo, userebbero le imbarcazioni da diporto come giocattoli da lanciarsi vicendevolmente. Ascoltando le testimonianze soprattutto dei pescatori gli esperti hanno notato un'analogia tra gli attacchi alle barche e le modalità di pesca della preda preferita delle orche presenti nello Stretto di Gibilterra e nel Mediterraneo, il Tonno rosso. Questo pesce, presente in abbondanza nelle acque dell'Oceano Atlantico e nel nostro mare, viene catturato con un'azione congiunta di più orche che mirano a isolare un singolo pesce colpendolo a più riprese per stordirlo. Il tonno rosso, infatti, è un pesce enorme che può crescere fino a 4 metri di lunghezza e pesare 907 chilogrammi. Questi pesci veloci e muscolosi possono nuotare fino a 45 chilometri all’ora e accelerare più velocemente di una Porsche. Catturare un tonno rosso richiede allenamento, e le orche potrebbero aver trovato nelle barche un’opportunità per esercitarsi. Il gioco è un modo comune per gli animali sviluppare abilità. Le orche assassine che interagiscono con le imbarcazioni potrebbero manifestare comportamenti ludici, un tratto ben consolidato in questi mammiferi altamente intelligenti. Questo gioco potrebbe aiutarle a perfezionare le abilità cognitive e fisiche necessarie per la caccia. Secondo le persone vittime dell'attacco delle orche nella zona, lo schema sarebbe il medesimo. Attraverso il gioco, quindi, le orche acquisiscono competenze da sfruttare poi nella caccia. Questo comportamento rappresenta un perfetto esempio di specializzazione plasmata da una combinazione di preferenze per le prede e comportamenti indotti dall'uomo. Ciò non deve sorprendere, è noto che le orche sviluppano gran parte dei loro comportamenti attraverso l'apprendimento sociale, hanno delle "tradizioni culturali" specifiche per le popolazioni, chiamate "ecotipi", che entrano in gioco quando si tratta di abitudini alimentari, linguaggio e anche attività ricreative. Tuttavia per comprendere appieno cosa spinge le orche a perseguire le barche da diporto, al fine di proteggere meglio la popolazione in pericolo, le imbarcazioni e le persone a bordo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è necessario uno studio condotto da esperti. Le interazioni con le imbarcazioni potrebbero essere si un esercizio per le orche, dove le barche agiscono come stimoli per il gioco, favoriscono tecniche cooperative e preparano le orche per la caccia al tonno rosso. Tuttavia se questa situazione continua o si intensifica, potrebbe diventare un vero problema per la sicurezza dei marinai e anche per la conservazione di questa sottopopolazione di orche in via di estinzione. Ecco il video delle interazioni in mare tra orche e barche di pescatori che potrebbero essere un tentativo di contatto sociale disponibile all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=5geiu5
