Norovirus in ostriche concave di Sardegna 'Shardana' ritirate in Italia.
Il ministero della Salute segnala richiamo per rischio grave per la salute. Lo “Sportello dei Diritti": "Non vanno mangiate crude"

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Attenzione alle ostriche concave di Sardegna 'Shardana', di cui è stata sospesa la commercializzazione di una partita in seguito alla presenza di norovirus, ovvero la causa più comune di gastroenteriti acute di origine non batterica. Per questo motivo le autorità del ministero della Salute, ha reso noto il richiamo di un lotto di ostriche per un rischio microbiologico per informare i consumatori, i gestori di servizio ristoro e dettaglianti a livello nazionale su un potenziale focolaio di norovirus connesso al consumo di ostriche vive. Il lotto incriminato (presumibilmente) non è ancora stato ritirato dal mercato. Per questo occorre essere prudenti e quando si va in pescheria, controllare sempre la provenienza. Nel dettaglio le unità di vendita incriminate sono quelle in confezioni di legno da 0,5 kilogrammi. Il numero del lotto di produzione è 250416F62B, mentre le date di scadenza interessate sono le seguenti: 2, 4, 7 e 8 maggio 2025. Il motivo del richiamo, come già annunciato, è la rilevazione del genoma di Norovirus. Si tratta, in particolare, delle ostriche concave di Sardegna 'Shardana', a marchio Finittica. Il nome o la ragione sociale dell'OSA (Operatore del Settore Alimentare), a nome del quale il prodotto è commercializzato, è Finittica Srlu (IT 513 CDM UE). Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è, Finittica Srlu con stabilimento di produzione a Goro, in provincia di Ferrara, e in particolare in via Provinciale 21. I consumatori che hanno acquistato le ostriche che sono incerti circa l'origine delle stesse, devono contattare il luogo di acquisto per determinare se le ostriche sono della zona interessata. I rivenditori e gli operatori di servizio ristoro possono controllare l'etichettatura che dovrebbe accompagnare tutti i molluschi crudi per verificare la loro origine. Il Norovirus è uno degli agenti patogeni più sfuggenti, ma anche uno dei più diffusi tra la popolazione. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. I sintomi sono: nausea, vomito, diarrea acquosa, crampi addominali. In qualche caso c'è anche la febbre. Negli ultimi anni l’ipotesi che questo virus abbia un’incidenza comparabile a quella di batteri come Escherichia coli o Salmonelle è sempre più una certezza. Potrebbe essere la causa delle gastroenteriti che spesso vengono confuse con altre infezioni e non sono riconosciute. Per questo la comunità scientifica sta cercando di affrontare meglio il problema, prendendo spunto anche da casi specifici come quello delle ostriche, consumate crude e contaminate che si registrano sempre con maggiore frequenza. Occorre però sottolineare che ostriche e molluschi bivalve sono solo una parte dei veicoli a fianco di altri “mezzi” come acqua, frutta e verdura. Le persone con un sistema immunitario compromesso, compresi quelli affetti da AIDS, abuso cronico di alcol, fegato, stomaco o disturbi del sangue, cancro, diabete, o malattia renale e quelli che prendono farmaci per l'artrite reumatoide o fanno chemioterapia per il cancro, dovrebbero evitare il consumo di ostriche crude, indipendentemente dalla provenienza dei molluschi. Il fornitore ha immediatamente informato i punti di vendita al dettaglio e le aziende di ristorazione riforniti e hanno disposto il ritiro immediato dal commercio e il richiamo delle ostriche eventualmente rimasti in circolazione. Per questo motivo, sottolinea Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non andrebbero mai consumate crude anche se questo comportamento stride con molte abitudini e tradizioni culinarie. Di qui l’invito ad analizzare con molta attenzione i frutti di mare e soprattutto di consumarli solo cotti, anche perché è stato dimostrato che il norovirus resiste per settimane nei tessuti del mollusco, e non viene eliminato con le normali depurazioni industriali realizzate prima della vendita.