"Non vogliamo più contare i corpi": ennesimo naufragio al largo delle coste della Libia. Un barcone diretto in Italia affonda. Cadaveri mangiati dagli squali durante le operazioni salvataggio.

mediterraneo impregnato del sangue dei migranti

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Dopo una breve pausa, ennesima strage di migranti. E' il pesante bilancio del naufragio di un barcone avvenuto al largo di Garabulli. I migranti tratti in salvo dai soccorsi sono 200, mentre sono stati recuperati 30 cadaveri. Questa volta con un particolare macabro in più: i cadaveri in mare sarebbero stati "divorati dagli squali durante le operazioni di salvataggio". Tra loro, anche 3 bambini e 18 donne. I profughi erano stipati su un barcone che generalmente partono con un numero superiore di persone. Il Mediterraneo, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ormai una distesa di croci senza nome nel mare che inghiotte vite e speranze, è tornato ad essere battuto dagli scafisti, pronti a traghettare migranti dall'Africa in Italia. E con i "viaggi della speranza" sono riprese le tragedie in mare.

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