Nel succo di frutta c'è una micotossina in concentrazione oltre i limiti di legge, la Patulina

Ministero della Salute comunica richiamo per rischio chimico. Ecco marchio e lotti coinvolti

Nel succo di frutta c'è una micotossina in concentrazione oltre i limiti di legge, la Patulina

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Il ministero della Salute ha pubblicato nella pagina internet dedicata agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo precauzionale da parte del produttore di un succo di frutta per la possibile presenza di micotossine. Si tratta, nello specifico, del Succo di mela di montagna & menta rotundifolia del brand Kohl Thomas. Il succo in questione è stato prodotto da KOHL THOMAS presso lo stabilimento di Via principale 35 - 39054 Auna di Sotto (BZ). Per riconoscerlo, informiamo i lettori che il succo di mela in questione è rivenduto in confezioni di vetro da 200 ml. Il lotto delle confezioni ritirate coincide anche con il termine minimo di conservazione del 28 giugno 2025. Come spiega l’avviso di richiamo il prodotto in questione è stato giudicato poco sicuro a causa di un rischio chimico, dopo l'accertamento della presenza di valori elevati e comunque superiori ai limiti di legge di Patulina, una micotossina che è possibile incontrare più frequentemente sulle nostre tavole, prodotta dai funghi del genere Aspergillus e Penicillium, scoperta negli anni ’40, quando si riteneva fosse un potente antibiotico a causa della forte attività nei confronti dei batteri sia gram positivi che negativi, compreso il Mycobacterium tubercolosis. Oggigiorno, invece, questa teoria è stata messa da parte poiché la patulina si è dimostrata tossica per l’uomo e gli animali, infatti ha potere mutageno, immunosoppressivo e, soprattutto, è in grado di causare infezioni gastrointestinali con conseguenti ulcere, provocando sintomi quali nausea, vomito e convulsioni. Ad alte dosi la patulina è nefrotossica (danneggia i reni), altera la permeabilità dell’intestino, aumenta lo stress ossidativo promuovendo l’infiammazione ed il cancro, altera il microbiota intestinale poiché agisce come un antibiotico, irrita le mucose della vescica ed è addirittura teratogena.Chimicamente parlando, la patulina è una molecola stabile ai pH bassi, quindi all’ambiente acido, ed alle alte temperature, mentre è più sensibile alla fermentazione, dunque per abbassarne le concentrazioni non serve pastorizzare un alimento ma fermentarlo. La principale causa di alterazione e contaminazione da patulina è il Penicillium expansum e gli alimenti maggiormente suscettibili sono la mela e la pera principalmente, ma anche i frutti con nocciolo (pesca, albicocca, ciliegia, prugna) e l’uva, ma per fortuna non contamina gli agrumi. Anzi, sono proprio gli oli essenziali di arancia e di limone quelli in grado di inibire la produzione di patulina. In sintesi si tratta di una micotossina che è comunemente trovata nelle mele in decomposizione. Secondo diversi studi, la patulina è una micotossina genotossica se si superano i livelli indicati dall’OMS e dall’UE: il regolamento europeo ha fissato, come limite massimo, 10μg/kg nei succhi di mela. Come sempre, in tutti i casi descritti, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di restituire il prodotto al punto vendita che provvederà a ritirarlo consegnandolo al produttore.

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