Maternità Anticipata: quando e come è possibile richiederla

Questi casi ovviamente sono previsti e regolamentati dal Ministero del Lavoro e segnalati nel secondo comma dell'articolo 17 del decreto legislativo 151/01 del Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, in cui è prevista la maternità anticipata.

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Da premettere che il salario che spetta alla lavoratrice durante il congedo obbligatorio corrisponde all’80% della retribuzione media giornaliera per la dipendente o l’80% della retribuzione convenzionale nel caso della lavorante autonoma. E’ a carico del datore di lavoro il restante 20%. L’astensione obbligatoria dal lavoro può essere seguita dalla maternità facoltativa. Tale periodo è retribuito con un salario pari al 30% dello stipendio convenzionale e può durare al massimo10 mesi. Questo lasso di tempo può essere ripartito tra madre e padre o essere corrisposto ad un solo genitore.

Ecco le condizioni per le quali è prevista la possibilità che tu ti astenga dal lavoro prima del tempo:

Se lavorando, è a rischio la salute fisica del nascituro e/o la gravidanza in generale.
Se il luogo di lavoro non è idoneo alla gravidanza (fumo, odori, prodotti chimici, esalazioni,etc.)
Se l&\#39;operatività del lavoro stesso non costituisce pericolo per la gravidanza e non si possa cambiare settore e/o mansione: qualora ricopriste un incarico dove sono previsti lavori pesanti (spostamento di ggetti pesanti, estrema attività fisica, etc.)
Se una o più condizioni sussistono, avrete la possibilità di richiedere la maternità anticipata. A questo punto possiamo entrare nel dettaglio ed analizzare tutto l&\#39;iter burocratico (e non) ed i documenti da presentare per la richiesta in oggetto:

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

1. Certificato medico di gravidanza (originale + fotocopia) attestante la data presunta del parto, redatto ai sensi dell&\#39;art.14 del D.P.R. 25/11/76 n.1026; il certificato firmato anche dalla lavoratrice deve contenente i seguenti dati: a) generalità complete della lavoratrice; b) denominazione del datore di lavoro; c) qualifica – mansione professionale della lavoratrice; d) epoca di gestazione; e) data ultima mestruazione; f) data presunta del parto.

2. Certificato medico di diagnosi e prognosi dal quale risultino le gravi complicanze di gestazione o preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza; il certificato deve essere rilasciato da una
struttura pubblica: ASL, OSPEDALE, CONSULTORIO. In caso di certificazione rilasciata dal medico privato, la stessa deve essere esibita al Medico Legale che rilascerà da parte sua apposito certificato.

3. Attestato di servizio rilasciato dal datore di lavoro con firma leggibile. Il documento deve indicare le generalità complete della lavoratrice nonché la qualifica e le mansioni svolte. Il suddetto attestato può essere sostituito da apposita autocertificazione secondo lo schema predispoto da codesto Ufficio con apposito modello in distribuzione.

4. Nel caso di richiesta di successivi provvedimenti d&\#39;interdizione dal lavoro, la relativa domanda deve essere corredata soltanto dal certificato medico di diagnosi e prognosi di cui al punto 2 e da fotocopia del precedente provvedimento. Può essere presentata, come quella iniziale, dall&\#39;interessata, dapersona delegata o per posta.

ITER DA SEGUIRE

1. Recarsi con tutti i documenti sopra indicati presso al sede della Direzione Provinciale del Lavoro competente del territorio.

2. Una volta consegnati tutti i documenti e la domanda, la Direzione Provinciale del Lavoro rilascerà la richiesta di maternità anticipata in duplice copia (una per voi ed una per il datore di lavoro).

3. 1 settimana lavorativa sarà il periodo di attesa per l&\#39;approvazione della domanda.
 

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