Listeria nella formaggella a latte crudo del Caseificio Social Valsabbino richiamato dal commercio
Lo Sportello dei Diritti “Riportatelo al supermercato”. Lo segnala il Ministero della Salute per un rischio microbiologico che ha reso noti tutti i dettagli. Ecco info e lotto

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Nuovo richiamo per rischio microbiologico. Il Ministero della Salute ha segnalato un richiamo da parte del produttore attraverso il suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”. Coinvolti due lotti di formaggella a latte crudo del Caseificio Social Valsabbino, venduto in forme intere da 1,7 kg con i numeri di lotto 1445 e 1462. Non sono indicati termini minimi di conservazione o scadenze. Il provvedimento di richiamo è stato adottato per la presenza di Listeria monocytogenes. Il formaggio è stato prodotto dal Caseificio Sociale Valsabbino Società Agricola Cooperativa (IT 03 423 CE) con stabilimento attivo in Località Mondalino, a Sabbio Chiese, in provincia di Brescia. La Listeria monocytogenes è un batterio molto diffuso in natura, capace di contaminare diversi alimenti, soprattutto quelli di origine animale e vegetale freschi. Una caratteristica che lo rende particolarmente insidioso è la resistenza al freddo: può sopravvivere e moltiplicarsi anche in frigorifero, fino a +2°C. La contaminazione da Listeria rappresenta un pericolo significativo, soprattutto per alcune categorie fragili. Le donne in gravidanza possono, infatti andare incontro a conseguenze gravi come aborto spontaneo o infezioni congenite del neonato. Anche immunodepressi, anziani e pazienti oncologici sono a rischio di forme invasive come meningiti e sepsi. La malattia può manifestarsi in forme diverse. Negli adulti sani è più comune una gastroenterite con sintomi simili a un’influenza intestinale, che tende a risolversi spontaneamente. Nei soggetti vulnerabili, invece, la forma invasiva può avere conseguenze molto serie e lunghi tempi di incubazione, fino a dieci settimane. Nei neonati il quadro clinico può risultare particolarmente severo. I richiami alimentari vengono disposti quando si sospetta o conferma la presenza del batterio in cibi pronti al consumo. La Listeria non altera l’aspetto né il sapore, rendendo impossibile riconoscerla. Per questo le autorità adottano il principio di precauzione, ordinando il ritiro di prodotti a rischio, soprattutto latticini freschi, carni pronte e pesce affumicato. È conveniente, pertanto, fare attenzione ai dettagli sul lotto richiamato, al fine di non correre rischi collegati al consumo del formaggio contaminato. In via cautelativa, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il salame con il numero di lotto sopra indicato. Le consumatrici e i consumatori eventualmente in possesso del prodotto richiamato possono restituirlo al punto vendita d’acquisto dove sarà rimborsato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Le persone che avessero consumato questo lotto di prodotto e che presentassero febbre, isolata o accompagnata da mal di testa, sono invitate a consultare il proprio medico curante segnalando il consumo. Le donne in gravidanza e le persone immunodepresse e gli anziani, devono presentare particolare attenzione a questi sintomi.
