Lecce. Sottopassaggio di viale Japigia. Mattinata di collaudi in previsione dei normali eventi atmosferici. Lo “Sportello dei Diritti”: con la nuova amministrazione si trovi una soluzione e non si escluda la “rotatoria” per evitare i continui disagi e i p

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Se c’è un luogo che a Lecce si può definire “famigerato” in quanto a disagi e pericoli per la circolazione, quello è senz’altro il sottopasso, non a caso denominato “killer”, di viale Japigia, alla confluenza con via del Mare, già teatro di tragedie come la morte dell’anziano avvocato Carlo De Pace, rimasto come tanti, intrappolato nella trappola di acque meteoriche che in occasione di piogge anche non eccezionali, allaga completamente senza che a ciò si sia trovata una soluzione tecnico idraulica. E dopo il dramma che vede, tuttavia, gli strascichi di una vicenda giudiziaria, si sono cercate delle soluzioni con relativi capitoli di spesa per il bilancio urbano che definire “capestro” è un eufemismo. Come quella messa subito nel cassetto, delle barre “ghigliottina” automatiche risultate anch’esse pericolose perché si abbassavano sui veicoli all’improvviso. O quella ancor meno efficace dei sensori collegati alla sala operativa della Polizia Municipale, costati 60mila euro, che non fanno altro che avvisare i Vigili Urbani del rischio di allagamento in caso di pioggia e li fanno correre a piazzarsi con due pattuglie a sbarrare la strada ai veicoli, privando la città, peraltro, di uomini e mezzi alla prima occasione di poche gocce d’acqua. E proprio in data odierna, evidentemente in previsione di Giove Pluvio che non tarderà per la fine d’agosto, come accade da quando ha memoria l’uomo, questa mattina una pattuglia della Municipale si era piazzata innanzi alla discesa, probabilmente per i dovuti controlli e collaudi che non lasciano presagire nulla di buono, se non che tutto sarà come prima e che all’orizzonte ancora non si è pensata la soluzione più logica, in palese assenza di una tecnico idraulica che garantisca la certezza dello svuotamento istantaneo: la demolizione delle architravi e il riempimento del sottopasso per lasciare spazio ad una rotatoria. Proprio per tali ragioni, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rivolge un appello al neosindaco Carlo Salvemini e all’assessore ai lavori pubblici Alessandro Delli Noci, affinché facciano sapere alla collettività cosa intendano fare per risolvere l’annoso problema che crea permanentemente disagi e pericoli alla circolazione, e non mettere più la classica “toppa” come hanno fatto per due decenni le scorse amministrazioni.

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