Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare.

Scoperto a Porto Cesareo in provincia di Lecce nido di tartaruga marina Caretta caretta. Si tratta del primo nido scoperto nel Mar Jonio questo 2020. Ora è monitorato H24.

Le tartarughe scelgono il Salento e la Puglia per nidificare.

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Le tartarughe hanno nidificato sulle spiagge del Salento in zone vicine a quelle frequentate dai bagnanti e Porto Cesareo (Lecce) e il mar Jonio si confermano luogo ideale per deporre le uova dalle tartarughe marine Caretta caretta. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina quando il gestore di un lido balneare “Le Dune” di Porto Cesareo si è accorto della presenza di un nido posto tra il lido e la spiaggia libera. L’esercente ha immediatamente contattato la Guardia Costiera e sul posto sono giunti gli operatori dell’Amp (Aree marine protette) e dell’Ufficio locale marititmo. Le uova di tartaruga marina Caretta caretta sono state prontamente messe in sicurezza prima dell’arrivo dei bagnati per evitare che inavvertitamente qualcuno potesse calpestare il nido distruggendolo irreparabilmente. Gli operatori dell’AMP hanno installato un sistema di videosorveglianza e nelle prossime ore verrà potenziato il servizio di monitoraggio per evitare manomissioni e furti. Si tratta del primo avvistamento dell’anno sulle coste del Salento e in generale in tutto il Mar Jonio. Il ritrovamento dei due nidi di tartarughe Caretta caretta è una notizia accolta con molta felicità da parte di Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” poiché il Salento e la Puglia stanno diventando un ambiente privilegiato per la nidificazione delle Caretta Caretta. Invitiamo pertanto i bagnanti a fare attenzione quando si recano in spiaggia e a segnalare la presenza di ogni eventuale nidificazione. La Caretta caretta, pur essendo la tartaruga marina più comune del Mar Mediterraneo, è fortemente minacciata in tutto il bacino ed è al limite dell’estinzione nelle acque italiane. Chi dovesse trovare nidi di tartaruga marina lungo le spiagge può chiamare la Guardia Costiera al numero 1530 o in alternativa avvisare il 112.

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