L’Australia ucciderà due milioni di gatti: "È una vergogna"

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Da alcuni giorni si è sparsa la notizia della decisione del governo australiano di effettuare l’uccisione selettiva di due milioni di gatti selvatici entro il 2020. Secondo le cifre del governo australiano, i gatti selvaggi sono responsabili della sparizione del 10% delle specie endemiche fin dall'arrivo dei coloni europei due secoli fa. La notizia, ha causato non poca rabbia soprattutto tra gli animalisti e non solo, ed in particolare nell'attrice francese Brigitte Bardot che condannato il massacro di gatti grida allo "scandalo". La decisione, che è stata presa dal ministro dell’Ambiente australiano, è necessaria per preservare molte specie in via d’estinzione che molto spesso vengono predate dai gatti che rappresentano un vero tsunami della violenza e della morte per specie native dell'Australia. Secondo le stime al momento in Australia sarebbero presenti 20 milioni di gatti che, ogni giorno, uccidono circa 70 milioni di animali di specie originarie dell’Australia. I gatti verranno catturati e uccisi soffocati nel modo, spiega il governo, “più umano ed efficace possibile”. Diverse associazioni animaliste ed ambientaliste si sono espresse contro il governo ritenendo l'abbattimento inefficace. Da parte loro rilanciano la proposta di Brigitte Bardot, condivisa da Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” che è favorevole ad una campagna di sterilizzazione. 

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