Lasciò morire di parto la cagna condannata per maltrattamenti a sette mesi.

La donna, proprietaria di un bulldog francese, si era rifiutata di far partorire la cagna con un parto cesareo, soffrendo un'agonia di trenta ore con un cucciolo bloccato nel canale del parto

Lasciò morire di parto la cagna condannata per maltrattamenti a sette mesi.

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La proprietaria di un bulldog francese è stata condannata dal Tribunale cantonale di Zurigo a sette mesi di detenzione sospesi per maltrattamento di animali. Si era rifiutata di far partorire la cagna con un parto cesareo, lasciandola morire tra atroci dolori. La 35enne serba aveva inoltre importato illegalmente in Svizzera l'animale. La donna era stata prosciolta in prima istanza dal Tribunale distrettuale di Bülach, che aveva ritenuto poco chiare le cause della morte della bestia. Di parere opposto i giudici cantonali. La cagna soffriva da diverse ore e la 35enne aveva chiamato il veterinario, ma non l'aveva portata all'ospedale per animali, anche se lo specialista lo aveva esplicitamente raccomandato. Secondo la procuratrice, la trentenne non lo ha fatto per evitare di dover pagare tra i 2'000 e i 3'000 franchi per un parto cesareo d'urgenza. La priorità, ha aggiunto, era di guadagnare soldi vendendo i cuccioli invece di spenderli per salvare la cagna. Proprio per questo aveva importato illegalmente l'animale dalla Croazia, assieme a un cane maschio. La nascita dei bulldog francesi, evidenzia Giovanni presidente D'Agata dello “Sportello dei Diritti”, è problematica, poiché molto spesso il bacino delle femmine è troppo stretto per far nascere i cuccioli, a causa delle grandi dimensioni della loro testa. La cagna in questione ha sofferto un'agonia di trenta ore, con un cucciolo bloccato nel canale del parto.

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