Integratori alimentari per dieta alcalina: richiamati ancora prodotti per rischio chimico

Integratori alimentari per dieta alcalina: richiamati ancora prodotti per rischio chimico

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Un mese fa, Vivere Alcalino aveva richiamato tutti i lotti dei prodotti a marchio AlkaWater su disposizione del Ministero della Salute. Il provvedimento si è reso necessario dopo che un bambino di sei anni era finito al pronto soccorso con ustioni alla gola e allo stomaco. Oggi, il ministero della Salute ha segnalato sul proprio portale, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, altri due richiami da parte dell’operatore di prodotti a marchio Vivere Alcalino, azienda specializzata in prodotti per la dieta alcalina. Il primo prodotto richiamato è un correttore di acidità e antiossidante AlkaCoffee & Drinks, in confezioni da 42 ml, per elevato contenuto di idrossido di potassio “che determina gravi effetti sulla salute (effetto caustico) in caso di ingestione del prodotto tal quale o in caso di insufficiente diluizione”. Nel prodotto, inoltre, sono presenti additivi non consentiti (E300 ed E325). Sono richiamati tutti i lotti. L’azienda Esadea Srl ha prodotto il correttore di acidità per Vivere Alcalino Srl. Lo stabilimento di produzione si trova in S.P. Villa Castelli per Grottaglie km.1, a Villa Castelli, in provincia di Brindisi. Il secondo prodotto richiamato è un altro correttore di acidità e antiossidante per dieta alcalina, chiamato AlkaSugar, in barattoli da 120 grammi. La ragione del provvedimento è la presenza di additivi non consentiti. Anche in questo caso, sono richiamati tutti i lotti. L’azienda Nutracore Srl ha prodotto il correttore di acidità per Vivere Alcalino Srl. Lo stabilimento di produzione è in via Settembrini 134, a Canosa di Puglia, in provincia di Barletta-Andria-Trani. A scopo puramente precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda ai consumatori in possesso dei prodotti indicati di non utilizzarli e di riportarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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