Innoliving interviene sulla vicenda del ritiro precauzionale dell’asciugacapelli INN-602

Innoliving interviene sulla vicenda del ritiro precauzionale dell’asciugacapelli INN-602

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In merito al comunicato stampa inviatoci da Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” riceviamo e pubblichiamo le precisazioni della Innoliving SPA di Ancona.

Con riferimento all’articolo pubblicato in data 12 maggio 2019(leggi qui Pericolo per asciugacapelli da viaggio Innoliving INN-602: ritirato dal mercato) relativo al prodotto Innoliving asciugacapelli da viaggio INN-602 di nostra produzione, siamo con la presente a chiarire quanto segue.

All’esito di un’indagine ispettiva della Camera di Commercio di Verona, l’Autorità di Sorveglianza (MISE- Ministero dello Sviluppo Economico) ha ordinato all’esponente il ritiro dal mercato del prodotto in oggetto assumendo che lo stesso comporti “un potenziale rischio di elettrocuzione per l’utilizzatore”, nel contempo iscrivendo il prodotto al Sistema di allerta rapido (RAPEX) paventando un serio pericolo per la salute dell’utilizzatore.

Innoliving S.p.a. ritiene le misure adottate nei propri confronti illegittime per le seguenti ragioni:

1) in realtà, è stato riconosciuto da IMQ (organismo notificato incaricato dalla Camera di Commercio di Verona) che il nostro prodotto soddisfa i requisiti di protezione dei consumatori dalle lesioni fisiche. IMQ ha testualmente dichiarato “soddisfatti i requisiti di protezione dal pericolo di lesioni fisiche o altri danni che possono derivare da contatti diretti o indiretti, da sovratemperature, archi elettrici o radiazioni che possano causare un pericolo, e da pericoli di natura non elettrica che, come insegna l’esperienza, possano derivare dal materiale elettrico”. Il MISE, dunque, ha erroneamente giustificato il proprio provvedimento e l’attivazione della procedura RAPEX con “un potenziale rischio di elettrocuzione per l’utilizzatore” escluso dalla stessa relazione di verifica su cui ha basato la propria decisione.

2) Innoliving S.p.a. ha commissionato una valutazione del rischio specifico ad altro laboratorio (Laboratorio SQM), che ha escluso categoricamente la presenza di un “grave rischio”, in ogni possibile scenario di utilizzo negando, per l’effetto, la sussistenza del presupposto di legge ai fini della segnalazione al sistema RAPEX. (si allega tale relazione accompagnata da relativo report – Allegato 1 e 2).

3) Il MISE ha adottato il predetto provvedimento ed attivato la procedura RAPEX, pur non avendo effettuato una specifica valutazione del livello del rischio relativo alla non conformità riscontrata. In difetto di un’analisi del rischio che definisse lo stesso come “grave”, la procedura RAPEX non avrebbe potuto e dovuto essere neppure attivata (Art. 20 del Regolamento EC n.765/2008).

4) Lo stesso prodotto era stato oggetto di prelievo da parte della Camera di Commercio di Teramo (prot. n. 12330 INNOLIVING del 31/10/2018) ed inviato ad altro organismo notificato che aveva giudicato come “CONFORME” lo stesso, identico, prodotto.

La nostra Azienda, che da 10 anni opera sul mercato con la massima serietà professionale, ritiene quindi di aver subito un provvedimento ingiusto, avverso il quale intende reagire nelle sedi competenti a tutela dei propri diritti e a salvaguardia della propria reputazione commerciale.

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