Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indaga sulla società di carte di credito Visa.

 Secondo un rapporto del Wall Street Journal, le autorità statunitensi stanno indagando su sospette pratiche anticoncorrenziali. Lo Sportello dei Diritti: “danneggiano la concorrenza tra le banche, gonfiano il prezzo dell’accettazione di una carta di credito per gli esercenti e fanno aumentare i prezzi per i consumatori”.

Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti indaga sulla società di carte di credito Visa.

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Washington - Secondo un rapporto della stampa, il colosso americano delle carte di credito Visa è finita sotto la lente del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. L'autorità sta indagando sul sospetto di possibili pratiche anticoncorrenziali, ha scritto venerdì il "Wall Street Journal" (WSJ), citando persone che hanno familiarità con la questione. Gli investigatori stanno quindi esaminando se il gruppo avrebbe potuto impedire ai commercianti di elaborare i pagamenti con carta di debito tramite reti più economiche. In borsa, le azioni Visa sono state sotto pressione prima del fine settimana e hanno perso il 4%. Un portavoce di Visa non ha voluto commentare il rapporto. Le carte di debito sono carte di pagamento delle principali società di carte di credito. Si differenziano dalle carte di credito in quanto l'utente le utilizza per accedere al proprio conto bancario e non prende alcun credito dall'operatore della carta. I pagamenti vengono fatturati tempestivamente. Le autorità statunitensi stanno attualmente esaminando più da vicino le transazioni tramite i mercati digitali. In questo contesto si inserisce anche l'inchiesta nei confronti di Visa avviata, riporta il quotidiano. Le indagini si sono concentrate principalmente sulle transazioni online, ma hanno riguardato anche l'utilizzo di carte di debito nei punti vendita. Le nuove preoccupazioni riguardano le spese che gli esercenti devono pagare per accettare i pagamenti con carta di credito. Queste commissioni sono quindi redditizie per le società di carte di credito. Il cliente stesso, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vede questi costi nascosti sulla sua fattura, ma spesso vengono trasferiti ai clienti attraverso lo scambio di prezzi più alti. In Europa, le transazioni effettuate con carte di credito al consumo, sono attualmente applicate a tutte le operazioni in otto paesi Ue tra cui l’Italia (gli altri sono Belgio, Olanda, Lussemburgo, Irlanda, Ungheria, Malta e Svezia).

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