Gli italiani restano il maggior gruppo di stranieri in Svizzera

Nel 2018 il saldo migratorio dei cittadini dell'UE/AELS è rimasto stabile rispetto all'anno precedente. Ma aumentano i nostri connazionali. Lo “Sportello dei Diritti”: la prova che la crisi del Belpaese spinge la ripresa dei flussi migratori degli italiani

Gli italiani restano il maggior gruppo di stranieri in Svizzera

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Nel 2018 il saldo migratorio dei cittadini dell'UE/AELS (Associazione Europea di Libero Scambio) in Svizzera è rimasto stabile rispetto all'anno precedente, attestandosi a 30.880 persone (+81 persone; +0,3%). L'andamento varia tuttavia in funzione degli Stati, secondo quanto dichiarato dalla Segreteria di Stato della Migrazione (SEM) elvetica in un comunicato che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è molto significativo perché fa comprendere l’esistenza di nuovi e mai sopiti fenomeni migratori che riguardano i cittadini italiani spinti ad emigrare a causa della crisi perdurante verso paesi, come la Svizzera, che tradizionalmente hanno rappresentato le mete più percorse nei momenti di difficoltà economiche generali e quando non si vedono vie d’uscita in termini occupazionali e di miglioramento delle condizioni della popolazione. A comprova di tale assunto, il saldo migratorio più elevato è totalizzato proprio dai cittadini italiani (7804 persone; +1196 rispetto al 2017). Al secondo posto si trovano i cittadini tedeschi (5674 persone; +1180), seguiti dai cittadini francesi (5091 persone; -859). Per il secondo anno consecutivo i cittadini portoghesi hanno registrato un saldo migratorio negativo (-2053 persone; -1480 rispetto al 2017). Nell'anno in rassegna è diminuito anche il saldo migratorio dei cittadini della cosiddetta UE-2 (Romania e Bulgaria): rispetto al 2017 si osserva un calo di circa un terzo (-989 persone). Nei riguardi dei cittadini di questi due Stati, fino al 31 maggio 2019 vige tuttavia la clausola di salvaguardia. Nel 2018 il saldo migratorio dei cittadini croati si è attestato a 429 persone e si è pertanto quintuplicato rispetto all'anno precedente. A inizio dicembre 2018 il Consiglio federale ha deciso di prorogare la fase transitoria per i cittadini croati con attività lucrativa fino alla fine del 2021. Nel 2018 l'immigrazione nella popolazione residente permanente straniera è aumentata di 2284 persone (+1,7%) rispetto al 2017, attestandosi a 140.087 persone. Con 80.749 persone, anche l'emigrazione è aumentata rispetto all'anno precedente (+1645 persone; +2,1%). Ne risulta un saldo migratorio pari a 54.763 persone, ossia leggermente più elevato che nel 2017 (+1542 persone; +2,9%). Alla fine di dicembre 2018 vivevano in Svizzera 1.422.999 cittadini dell'UE/AELS e 658.170 cittadini di Stati terzi. Gli Italiani hanno rappresentato anche nel 2018 il maggior gruppo di stranieri in Svizzera, seguiti nell'ordine dai Tedeschi (307.866 persone) e dai Portoghesi (265.518 persone). Come già negli anni precedenti, anche nel 2018 l'esercizio di un'attività lucrativa è stato il principale motivo di immigrazione; quasi il 48 % dei nuovi immigrati è venuto in Svizzera per questa ragione. Il secondo motivo di immigrazione è stato il ricongiungimento familiare, per una quota pari al 30 % circa: nell'anno in rassegna 42.636 stranieri sono immigrati in Svizzera per raggiungere un familiare; il ricongiungimento con un cittadino svizzero rappresenta circa un quinto dei casi. Nel 2018 gli stranieri naturalizzati sono stati 42.225, ossia 1948 in meno (-4,4%) che nel 2017.

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