Gagliano del Capo, il Tar blocca il radar costiero .

Il Tar Lecce sospende l'efficacia dell'autorizzazione comunale rilasciata alla Guardia di Finanza. Il cantiere per il radar costiero a Gagliano del Capo, dunque, per ora, non apre. Il 15 giugno l'udienza.

comitato no radar

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Esultano comitati e associazioni che ben accolgono tale decreto emesso dopo il ricorso presentato da Legambiente Onlus attraverso i legali Mario Tagliaferro e Anna Baglivo.

La motivazione che ha condotto il giudice amministrativo ad adottare la scelta riposta nel decreto 414, emesso l'altro ieri, è da ricondurre al carattere di "estrema urgenza e gravità" di cui la lesione lamentata godrebbe. Chi ha presentato il ricorso, come detto, è Legambiente Onsus che ha così ottenuto il "congelamento" di numerosi atti propedeutici alla realizzazione del Radar in località "Sciuranti".

Nel particolare, Legambiente ha chiesto al giudice l'annullamento previa sospensiva dei seguenti atti: la nota comunale 849 dell'1 febbraio 2011 recante "installazione di un radar costiero di profondità" Autorizzazione" mai pubblicata – si legge sul decreto – con la quale il responsabile del Settore Tecnico e Gestione del Territorio del Comune ha rilasciato alla Guardia di Finanza – Reparto tecnico Logistico Amministrativo della Puglia - "Autorizzazione all'installazione di un radar costiero di profondità alla strada comunale Sciuranti come da progettazione redatta dalla società Almaviva – Divisione IT – Area Difesa e Sicurezza e sottoscritta dal rappresentante, ing. Giancarlo Bartucci da Cosenza". E ancora, Legambiente ha chiesto al giudice l'annullamento della nota del 10 novembre 2010 del Comandante della Guardia di Finanza – Re. T. L.A. Puglia; del verbale della conferenza dei servizi tenutasi in data 26.11.2010 con la quale la commissione locale per il Paesaggio dell'Unione dei Comuni di Terra di Leuca ha espresso parere favorevole alla realizzazione dell'opera; del parere espresso in sede di conferenza dei servizi del 26.11.2010 dal Comune di Gagliano del Capo; del parere espresso in sede di conferenza dei servizi del 26.11.2010 da Arpa Puglia dipartimento provinciale di Lecce; della nota del 20.11.2010 con la quale il Comandante della Guardia di Finanza ha indetto la conferenza dei servizi da tenersi il 10 dicembre 2010 al Comando provinciale della Guardia di Finanza, il cui verbale per Legambiente va nondimeno annullato.

In sostanza, l'associazione ambientalista, sulla scorta delle forti previste lievitate nella comunità, ha chiesto al giudice l'annullamento di tutti i verbali delle conferenze dei servizi svolte (il 26.11.2010, il 10.12.2010 e il 28.01.2011) nonché di tutti i parere favorevoli espressi (da quelli del Comune di Gagliano del Capo a quelli dell'Arpa Puglia sezione di Lecce) e delle note, in sede di conferenza dei servizi, fatte pervenire dal comandante della Guardia di Finanza e dalla Soprintendenza peri Beni Architettonici e del paesaggio per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto.

Gli ambientalisti lo definiscono il pèrogetto di Radar già come un "ecomostro" in ordine a diversi caratteri che l'operato dovrebbe includere per esercitare la funzione per la quale se ne richiede l'installazione.

Nelle settimane appena trascorse, il movimento di protesta è cresciuto ed è riuscito a mettere in evidenza l'impatto che l'opera avrebbe. Si è parlato, dunque, dell'eventuale innalzamento di un traliccio metallico di 36 metri a pochi metri dal Parco costiero regionale "Otranto-Santa Maria di Leuca" e la collocazione di un'apparecchiatura radar a microonde.

Spazi aperti al confronto. Oggi, alle 18, all'Auditorium comunale di Gagliano del Capo il convegno intitolato "Radar anti-migranti nella terra dell'accoglienza".

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