Farina italiana per polenta ritirata in Germania. Dopo l’allerta RASFF, le analisi italiane hanno smentito la sussistenza di rischi.

L’azienda Molino Riva srl: nessun allarme per i consumatori

Farina italiana per polenta ritirata in Germania. Dopo l’allerta RASFF, le analisi italiane hanno smentito la sussistenza di rischi.

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Lo scorso 2 agosto lo “Sportello dei Diritti” aveva segnalato il ritiro in Germania di Farina di polenta Bramata che sarebbe stata contaminata con Fumonisine B1 e B2, ovvero micotossine «possibili agenti cancerogeni per l’uomo», come pubblicato sul sito www.lebensmittelwarnung.de sulla sicurezza alimentare del dicastero della salute tedesco. La segnalazione era stata lanciata dal sistema di allerta rapido per gli alimenti e i mangimi europeo (RASFF) che aveva valutato il rischio per la salute serio. Nulla di tutto ciò: come verificato anche dall’ATS Brianza (Azienda per la Tutela della Salute” e come segnalatoci dalla ditta “Molino Riva srl”, corrente in Garbagnate Monastero, è stato provato con analisi effettuate da Water & Life Lab, istituto di analisi accreditato di Entratico (BG), che sia nella materia prima con cui è stata prodotta la polenta, che nel prodotto finito, i livelli di Fumonisine B1 e B2 sono ampiamente inferiori ai limiti consentiti. Ed infatti non risulta essere stato preso alcun provvedimento dalle istituzioni sanitarie italiane. Come si evince dalle analisi che pubblichiamo sul sito dello “Sportello dei Diritti”, rileva Giovanni D'Agata, e per come evidenziato dalla stessa Molino Riva srl, l’allerta in questione si è, quindi, rivelata infondata. Ci preme precisare, infatti, che al di là della non irrilevante circostanza che l’azienda coinvolta sia certificata HACCP, alla luce di tali dati, la ditta ci fa sapere che nessun rischio per la salute possono correre i consumatori che dovessero acquistare il prodotto in questione.

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Documenti allegati: Analisi 11.8.18
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