Evasione fiscale: la ‘lotteria fiscale' con scontrini e ricevute per combatterla.

E se si facesse anche in Italia come motivo in più per ridurla

scontrino fiscale

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Se le inventano di tutte per combattere la piaga dell’evasione fiscale che non è un affare solo italiano. La notizia che di seguito Giovanni D’AGATA, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, porta all’attenzione, può far sorridere ma nasconde anche un meccanismo premiale che potrebbe incentivare i consumatori e gli utenti finali a pretendere lo scontrino fiscale all’atto di ogni acquisto e comportare un importante strumento nella lotta al fenomeno da parte dello Stato.
Da settembre, infatti, ogni scontrino di negozio in Slovacchia sarà utilizzabile anche come biglietto della lotteria. Il progetto, confermato dal Ministero delle Finanze che lo aveva annunciato mesi fa con l’intenzione di combattere l’evasione fiscale nello stato dell’est europeo, darà modo agli slovacchi di registrare il numero di serie di ogni ricevuta in un sistema di lotteria nazionale, attraverso le centinaia di punti vendita Tipos oppure attraverso internet o un’applicazione per smartphone. Un’estrazione quindicinale farà felici 28 vincitori ogni mese, dieci dei quali si porteranno a casa 10.000 euro, o un’automobile, e altri premi minori. Il Ministro delle Finanze Peter Kazimir ha giustificato la mossa come un incentivo per le persone a chiedere sempre una ricevuta ogni volta che fanno un acquisto, costringendo i negozianti a pagare l’Iva e aiutando in questo modo a prevenire l’evasione fiscale. Ogni posto è paese: molti, infatti, anche in Slovacchia non chiedono lo scontrino, ma pochi sanno quanto denaro perde lo Stato nell’economia sommersa, ha sottolineato il Ministro.
Dall’1 settembre, dunque, varrà la pena di insistere in ogni piccolo acquisto (superiore, tuttavia, a 1 euro) per avere scontrino o ricevuta fiscale, che darà diritto ai possessori a partecipare alla lotteria. Il montepremi mensile sarà di 120 mila euro totali, e i premi saranno esenti da imposte o altri balzelli. Come detto, per “giocare” alla lotteria è necessario registrarsi – nei negozi Tipos, via internet o applicazioni mobili. Ma alcune catene di negozi stanno pensando di rendere più semplice la vita ai propri clienti, scrive Pravda oggi, saltando questo passaggio. Aziende come Billa o Tesco, e un certo numero di ristoranti e negozi, dovrebbero essere in grado di distribuire, insieme agli scontrini, direttamente dei biglietti della “lotteria fiscale” con la registrazione automatica da parte dei loro sistemi informatici, collegati online con il sistema di lotteria. La intelligente mossa di marketing è studiata per incentivare i consumatori a scegliere di fare i loro acquisti presso i negozi che offriranno questo servizio aggiuntivo gratuito, che eviterà la noia e il tempo perso di registrarsi individualmente al sistema. L’idea della ‘lotteria fiscale’ è piuttosto nuova in Unione Europea, dove è Malta la prima ad averla introdotta nel 2004, l’anno in cui fu ammessa in UE. Ma è Taiwan, dove esiste dal 1950, come leggiamo su AFP, ad averla inventata. La Georgia aveva lanciato una lotteria sugli scontrini lo scorso anno, ma l’ha poi abolita dopo sette mesi per il basso impatto che le entrate avevano sul bilancio nazionale. Secondo gli economisti slovacchi la lotteria non porterà un miglioramento immediato e consistente nella riscossione dell’Iva, ma può aiutare a cambiare il comportamento dei consumatori.
A questo punto lo “Sportello dei Diritti” si chiede: perché non replicarla in Italia?
 

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