Dal 2009 al 2012 le banche europee hanno chiuso 20 mila filiali. In Italia nel 2012 chiusi mille sportelli a casa 6.820 dipendenti con una percentuale di chiusure ferma al 2013 al 3,1

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In Europa le banche riducono il numero delle filiali per ridurre le spese come anche in Italia è in atto un’opera di snellimento. Secondo gli indicatori strutturali diffusi dalla Bce sul settore bancario nell&\#39;Eurozona e nella Ue, il numero di sportelli in Italia si è ridotto tra il 2009, primo anno della crisi, e il 2012 di 1.641 unità a un totale di 32.528, di cui ben 1.033 chiusure concentrate nel 2012. Il numero dei dipendenti del settore bancario in Italia nei cinque anni al 2012 da 338.035 persone sono passati a 309.540 con una diminuzione di 28.495 unità, con un calo di 6.820 persone nel solo 2012. In una nota, la Bce sottolinea che il trend verso la riduzione degli sportelli e dei dipendenti è comune a tutta l&\#39;Eurozona e la Ue: nel 2012 l&\#39;area dell&\#39;euro contava 171.477 sportelli (-5.481 rispetto all&\#39;anno prima e -14.779 rispetto al 2008), mentre il numero dei dipendenti era sceso a 2.107.723 persone, in flessione di 128.300 unità dal 2008 con 42.924 tagli nel solo 2012. Il dato spagnolo spicca, tuttavia, per il forte ridimensionamento del settore dall&\#39;inizio della crisi. In controtendenza con quanto succede nell&\#39;Unione Europea, il numero di sportelli cresce in alcune nazioni dell&\#39;Est; Polonia, Repubblica Ceca e Lituania fanno registrare aumenti degli sportelli bancari rispettivamente del 4,4%, 2,3% e 1,8%. In Gran Bretagna, invece, il numero di sportelli è rimasto pressoché lo stesso.
Secondo Giovanni D&\#39;Agata, presidente e fondatore dello “Sportello dei Diritti" non è colpa della crisi ma dal vero obiettivo che si sono prefissate le banche cioè quello di ridurre i costi operativi e migliorare gli utili, approfittando del trend che in Europa cresce sempre di più il numero di consumatori che preferiscono gestire i crediti via telefono o via Internet. Queste abitudini costringono le organizzazioni finanziarie a passare dal modello tradizionale dei servizi al modello a distanza. Nel settore finanziario per mantenere gli uffici si spende circa il 60 % di tutte le spese. Il passaggio ai servizi a distanza può far risparmiare alle banche 15-20 miliardi di euro fino al 2021.
 

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