Commercio: male i piccoli negozi. Anche nel terzo trimestre con la crisi, le vendite al dettaglio sono calate mentre aumenta la forbice tra media e grande distribuzione e piccoli negozi.

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La situazione dei piccoli negozi in Italia non accenna a migliorare. Nel terzo trimestre del 2012 i dati delle vendite non sono incoraggianti. Per quel che riguarda il futuro le previsioni sono pessimistiche anche per gli acquisti natalizi poiché gli addetti ai lavori sono convinti che nemmeno il consueto scambio di regali portera&\#39; benefici al settore.
Si prospetta nel 2013 ancora peggio una nuova diminuzione della cifra d’affari e del numero di occupati.
Su scala territoriale si allarga il gap: il Nord esprime previsioni migliori della media nazionale (-4,7 Nord Ovest e -9,5 Nord Est), mentre al Centro-Sud le prospettive si mantengono peggiori (-15,5 Centro e -16,9 Sud e Isole). Il consuntivo del III trimestre 2012 su base tendenziale per il commercio e&\#39; in drastico calo: le vendite perdono l&\#39;8,3%. I dettaglianti di prodotti non alimentari subiscono un ridimensionamento del fatturato di oltre il 10%, mentre la Gdo riesce a contenerlo nell&\#39;ordine dell&\#39;1,5%.
Ma se il piccolo soffre, la media e grande distribuzione sembra dare segni di miglioramento. In questo caso nel mese di luglio si è avuta ancora una contrazione ulteriore delle vendite in Italia, ma in agosto c’è stata una ripresa come anche settembre ha fatto registrare.
Secondo Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti” la situazione è molto più preoccupante ed è lecito prevedere che per i prossimi mesi non c’è da aspettarsi un rilevante cambiamento della tendenza riscontrata nel recente passato.
 

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