Choc a Lecce: nel centro storico spunta uno scorpione dagli scavi dell’anfiteatro

  • Categoria: Notizie
  • Data: 17.12.25
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Choc a Lecce: nel centro storico spunta uno scorpione dagli scavi dell’anfiteatro

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Un incontro tutt'altro che piacevole, questa sera, per Ablaye Seye che lavora nel centro storico di Lecce. Ad altezza d’uomo, sul cornicione del recinto a protezione dei lavori di scavo dell’anfiteatro in Piazza S. Oronzo, infatti, si è ritrovato uno scorpione. Si tratterebbe di un Euscorpius italicus, dunque di un esemplare non esotico e, soprattutto, non velenoso. Ma in grado comunque di causare eventuali reazioni allergiche. Non è chiaro come l'animale sia arrivato. Il pericolo è che qualche bambino lo tocchi per giocarci e venga punto. In effetti il pericolo maggiore è proprio per i bambini, in quanto la puntura dello scorpione italico è meno pericolosa della puntura di un’ape. L’Euscorpius Italicus, che è la specie più grande presente in Italia, si presenta di solito di colore nero, ma può variare fino al bruno, con il telson e le zampe che possono tendere al rossiccio. La coda sottile è tipica delle specie, poco o niente velenosa. E’ una specie molto diffusa in Europa. Oltre all’Italia, è presente nel Nord Europa, nei Balcani, Russia, Turchia, Grecia e Nord Africa. I vecchi muri sono per loro ottimi rifugi e non è quindi un caso che li si possa avvistare nel centro storico, in prossimità delle antiche mura. L’habitat naturale degli scorpioni italiani sono le zone umide e preferibilmente calde. La puntura dello scorpione, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, avviene generalmente in maniera del tutto casuale o per imprudenza, mettendo le mani in un anfratto o camminando a piedi nudi. Gli scorpioni attaccano esclusivamente se si sentono in pericolo, generalmente restano immobili con la coda sollevata. Nella remota ipotesi si venga punti non bisogna applicare lacci che stringano la zona dell’arto colpito né aspirare con la bocca. E’ sufficiente premere la zona della cute colpita per far uscire il veleno, quindi applicare del ghiaccio coperto da un telo, esattamente come si farebbe per la puntura di un’ape. Se a morsicarvi non è lo scorpione che compare nella foto, sarebbe consigliabile contattare il centro antiveleni più vicino e identificare, se possibile, il tipo di scorpione.

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