Batterio Listeria nell’antipasto Parma Dop Igp di Regione che vai: richiamo per rischio microbiologico

Arriva un'allerta del ministero della Salute, coinvolti i supermercati Aldi. Cosa fare per tutelare la salute

Batterio Listeria nell’antipasto Parma Dop Igp di Regione che vai: richiamo per rischio microbiologico

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Ancora un’ulteriore allerta sul portale del ministero della Salute, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, riguardo alcuni lotti dell’Antipasto Parma Dop Igp di “Regione che vai” per la possibile presenza di Listeria monocytogenes. Sono stati richiamati dal commercio, infatti, alcuni lotti dell’Antipasto Parma Dop Igp di Regione che vai a causa di un rischio microbiologico. La denominazione di vendita esatta del prodotto interessato dal richiamo è Antipasto Parma Dop Igp 100g (Antipasto Prosciutto di Parma Dop – Coppa di Parma Igp – Salame Felino Igp) cont TMC 16/07/2023 e 18/07/2023, mentre il marchio del prodotto è Regione che vai. L’affettato è stato prodotto da Brendolan Service S.rl. con sede attiva dello stabilimento in Cascinapiano 59, a Langhirano in provincia di Parma (IT IT 1158 L CE). Il motivo del richiamo è un rischio microbiologico, più precisamente la presenza di Listeria monocytogenes. L’avviso di richiama specifica che la possibile presenza di questo batterio è stata rilevata a seguito di analisi effettuate in autocontrollo da parte della stessa Aldi. La catena dei supermercati, ha anche rivelato che il prodotto è stato in vendita in tutte le filiali Aldi fino al giorno 6 giugno 2023. A seguito del richiamo, la vendita di tali lotti è stata subito bloccata. Nelle avvertenze viene riportato “Il prodotto non deve essere consumato e può essere restituito in tutte le filiali ALDI. Il prezzo di vendita sarà rimborsato anche in assenza dello scontrino. Per eventuali richieste di chiarimento si prega di contattare il Servizio Clienti ALDI al seguente numero:+39 800 370 370 (lun-ven 8:30-17:00, sab 8:00-14:00). A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita d’acquisto dove sarà rimborsato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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