Batterio Listeria nel formaggio “cacio del casaro”, scatta il richiamo

Arriva un'allerta del ministero della Salute. Cosa fare per tutelare la salute

Batterio Listeria nel formaggio “cacio del casaro”, scatta il richiamo

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Arriva un'allerta sul portale del ministero della Salute, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, riguardo un richiamo precauzionale da parte del produttore di alcuni lotti di formaggio a pasta semicotta “cacio del casaro” a marchio Cheestà per la presenza di Listeria monocytogenes rilevata da analisi microbiologica di autocontrollo. Il prodotto in questione è venduto in fette da circa 250 grammi con i numeri di lotto 322812, 342822, 332916 e 343013 e le date di scadenza 10/08/2023, 12/08/2023, 18/08/2023 e 26/08/2023. Il formaggio incriminato è stato prodotto dall’azienda Rivaltafood nello stabilimento di strada Savonesa 15, a Tortona, in provincia di Alessandria (IT U9M23 CE). Il motivo del richiamo è, come abbiamo detto, la presenza del batterio Listeria monocytogenes. Come riporta il Ministero della Salute, il batterio della listeria monocytogenes è responsabile dell'infezione della listeriosi. Questa infezione è di origine alimentare, che può provocare i sintomi tipici della gastroenterite, quali la diarrea e i dolori alimentari. Nei casi più gravi e rari, essa può portare all'insorgere di meningiti, encefaliti e setticemie. A scopo precauzionale, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto e restituirlo al punto vendita d’acquisto dove sarà rimborsato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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