Bando “Start” della Regione Puglia in scadenza. Problemi per coloro che hanno trasmesso la domanda e i documenti utilizzando per firmare la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS - CNS).

Lo “Sportello dei Diritti”: intervenga la Regione ad autorizzare definitivamente questa forma di sottoscrizione

Bando “Start” della Regione Puglia in scadenza. Problemi per coloro che hanno trasmesso la domanda e i documenti utilizzando per firmare la Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS - CNS).

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L’avviso “Start” della Regione Puglia, lo strumento di sostegno a piccoli lavoratori autonomi, professionisti e CoCoCo con reddito inferiore ad Euro 23.400, sta per scadere e salvo proroghe dell’ultima ora sarà possibile aderirvi sino alle ore 12.00 del 30 settembre 2020. Fino ad oggi sono state registrate un numero di domande inviate pari a 30.313, ma molte sono ancora in cantiere come risulta dall’ultimo comunicato pubblicato sul Portale Sistema Puglia lo scorso 21 settembre.

Per gli addetti ai lavori, la parte di domande non ancora trasmesse potrebbe dipendere dalla difficoltà per i beneficiari di procedere alla firma digitale che considerati i tempi di rilascio della locale CCIAA che procede online e per i rincari che molti esercenti applicano alle Csn, di fatto, hanno messo un freno a questa lodevole iniziativa.

E proprio per le categorie dei CoCoCo e professionisti iscritti alla gestione separata che in genere non hanno necessità e il possesso della CSN il problema è stato maggiore.

I costi delle Smart Card sono lievitati a 40, 50 ed anche 100 Euro per averne una.

Ma c’è un metodo di firma, gratuito sicuro ed emesso dalla Regione Puglia per il tramite della Asl che permette di firmare di accedere a portali della Pubblica amministrazione e tanto altro.

Tutte le domande spedite e quindi concluse con questo metodo sono partite, numerosi sono stati i quesiti tecnici e le chiamate al Call Center per accertarsi della validità del metodo.

Inutile a dirsi nessuna risposta e gli operatori che fino a pochi giorni fa dichiaravano che bastavano solo firme in Pades o Cades.

Ora a pochi giorni della scadenza queste domande nonostante siano state accettate dal sistema ed inviate, non ammissibili e la corsa dei malcapitati a comprare smart card o farsi accreditare on line con spid e comprando un certo numero di firme digitali.

Ci si chiede come può una Regione non accettare e riconoscere una forma depositata presso gli uffici della sua AS?

E come mai nel periodo preelettorale non si è fatta chiarezza sul punto, tutti avrebbero avuto il tempo di recarsi alla locale CCIAA per richiedere la tessera pagando solo, si fa per dire, 25 Euro.

Di cosa si tratta - La TS-CNS (Carta Nazionale dei Servizi) rappresenta l'evoluzione tecnologica della Tessera Sanitaria (TS) in quanto oltre ai servizi sanitari normalmente offerti dalla tessera sanitaria nazionale permette l'accesso ai servizi in rete offerti dalla Pubblica Amministrazione. La TS-CNS è gratuita e viene spedita a tutti i cittadini assistiti dal Servizio Sanitario Nazionale. Con l’attivazione della CNS si potrà accedere anche ai servizi in rete della Pubblica Amministrazione.

Come attivarla – Per attivare la tessera come CNS (Carta nazionale dei Servizi), è necessario recarsi presso gli sportelli abilitati della ASL di residenza, di seguito indicati, muniti di documento di riconoscimento in corso di validità e di un indirizzo di posta.

La procedura di attivazione è la medesima delle altre CSN, deposito della firma del titolare alla presenza di un dipendente ASL, rilascio della prima parte dei codici PIN e PUK ed invio per mail del restante, tutto gratuito e con le stesse modalità delle CSN a pagamento.

Di fatto molte Regioni favoriscono e agevolano l’utilizzo delle TS che fungono da filtro per i rapporti con le PA e la Regione Puglia non è da meno. Non si comprende, quindi, come mai continui a regnare l’incertezza per un procedimento che dovrebbe essere validato anche a mezzo di questo sistema generalmente riconosciuto, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Ecco perché rivolgiamo un appello alla Regione Puglia e ai responsabili dell’avviso Start affinché si faccia immediata chiarezza e si eviti qualsiasi tipo d’ingiustificata decadenza per tutti coloro che hanno proceduto in questo modo.

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