Bambino italiano ricoverato in ospedale dopo la puntura di un anemone di mare in Grecia
E’ allarme tra i bagnanti dopo due episodi di punture di anemoni di mare sulla spiaggia di Delfini a Syros in poche ore. Lo Sportello dei Diritti: “Gestione, Cura e Prevenzione” ecco cosa fare in caso di puntura

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È stato lanciato l'allarme sulla spiaggia di Delfini a Syros dopo che sono stati segnalati il 14 agosto 2025 due episodi in poche ore in cui delle persone sono state ferite da anemoni di mare. Come riportato da cyclades24.gr, uno degli incidenti ha coinvolto un bambino italiano, che è stato portato in ospedale a scopo precauzionale per visite mediche e cure. Come ha sottolineato la D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, esperta di fauna marina, non c'è assolutamente alcun pericolo nella sabbia, tuttavia i bagnanti dovrebbero prestare particolare attenzione quando si avvicinano o camminano sui sassi in mare, poiché gli anemoni possono causare dolorose punture. L'uso di scarpette da mare è altamente raccomandato. Inoltre, forse un cartello informa della loro presenza in zona marina. La presenza di anemoni di mare nella zona, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata osservata in passato, ma la frequenza degli incidenti negli ultimi giorni sta causando preoccupazione tra i visitatori e le autorità locali. Gli anemoni di mare sono cnidari, come le meduse e i coralli, non sono vegetali, ma animali a tutti gli effetti e alcuni si posso incontrare facilmente anche nei mari italiani. Anche loro hanno cellule urticanti, ma di solito non sono così "potenti" come quelle delle cugine meduse. Tutti gli cnidari, anemoni inclusi, possiedono cellule specializzate in grado di iniettare sostanze tossiche usate per paralizzare e catturare le prede o scoraggiare eventuali predatori. Nel caso degli anemoni, la "potenza" di queste sostanze varia molto a seconda della specie. La maggior parte di quelli presenti nel Mediterraneo e in Italia ha un potere urticante lieve o moderato, spesso del tutto impercettibile sulla pelle umana, ma in alcuni casi può comunque provocare irritazione o bruciore se toccati, specialmente in zone del corpo più sensibili. Il pomodoro di mare, per esempio, ha naturalmente tentacoli urticanti, ma in genere non provoca reazioni gravi e non è considerata una specie "pericolosa" per la nostra specie. Nel caso in cui si venga punti o si entra inavvertitamente in contatto fisico con un anemone, niente panico. Come già anticipato, nella maggior parte dei casi il bruciore nemmeno è evidente, mentre in altri si tratta di un fastidio lieve e temporaneo. In ogni caso, può essere utile risciacquare la zona con acqua di mare (non dolce!) per rimuovere eventuali di cellule urticanti ancora attive nella pelle. Come per le meduse, meglio non strofinare per evitare di rompere le cnidocisti eventualmente rimaste "inattive".Applicare del ghiaccio sulla pelle (non direttamente, ma avvolto in un panno) può aiutare a ridurre gonfiore e dolore. Naturalmente, le possibili reazioni possono cambiare molto sia a seconda della specie che della sensibilità della persona. Proprio per questo, in caso di rossore persistente, gonfiore, prurito o dolore intenso, è sempre meglio consulta un medico, soprattutto se la persona colpita è un bambino, una persona anziana o se ha già particolari allergie. Come per molte specie marine e in generale per qualsiasi animale selvatico, il miglior modo per evitare problemi è sempre quello di non toccare, non raccogliere, non disturbare e osservare da lontano. Gli anemoni di mare non sono pericolosi, ma meritano rispetto. Sono animali preziosi, antichi e molto affascinanti, tra i protagonisti principali della biodiversità marina dei mari e degli oceani di tutto il mondo.