Bambino ingoia droga abbandonata nel parco giochi e finisce in terapia intensiva

Anche i parchi giochi dei bambini diventati polo dello spaccio

Bambino ingoia droga abbandonata nel parco giochi e finisce in terapia intensiva

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Grave incidente a Wolfenbüttel, in Germania. Un bambino ha ingerito della droga abbandonata in un parco giochi in Bassa Sassonia, e ora è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva pediatrica anche se non è in pericolo di vita. Un test delle urine è risultato positivo alla presenza di cocaina, anfetamine e MDMA (ecstasy), secondo la polizia. L'incidente è avvenuto lunedì pomeriggio. Il bambino di un anno e mezzo si trovava al parco giochi con la madre e un altro bambino piccolo. Dopo essere arrivato più tardi, il padre ha notato che il bambino si comportava in modo strano e in seguito ha mostrato chiari segni di apatia, perdita di appetito e una forte fissazione per un giocattolo. Durante il successivo viaggio in auto, il bambino ha vomitato. Nel vomito è stato trovato un materiale "simile alla plastica". Il bambino è stato portato in ospedale, dove un esame del sangue ha confermato il sospetto di avvelenamento da droghe. La quantità esatta ingerita dal bambino non è ancora chiara. Sono in attesa di un ulteriore esame del sangue per confermare e quantificare le sostanze. Le autorità hanno immediatamente chiuso il parco giochi. Le ricerche, rileva Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, con l'ausilio anche di cani antidroga, non hanno trovato ulteriori tracce di droga. Il parco giochi è stato poi riaperto. Anche in Italia giardini pubblici che includono parchi giochi si sono trasformati in un punto di ritrovo per gli spacciatori che, ormai da tempo, nascondono sacchetti di droga a ridosso anche dei giochi dei bimbi, sotto gli scivoli e vicino alle altalene. Lo stratagemma di calze imbottite di stupefacenti appese sugli alberi per tenerle lontane dai cani antidroga sembra sia una prassi usuale. Una situazione che sta precipitando alla luce delle numerosissime operazioni di polizia nei parchi destinati ai giochi dei bimbi e che impone ai genitori e a coloro che hanno la responsabilità dei più piccoli d’innalzare il livello di guardia e di non lasciarli mai soli.

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