Balenottera comune avvistata nel Golfo di Napoli. Le immagini

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Ancora avvistamenti della balena nel Mediterraneo. Stavolta il cetaceo è apparso oggi, 19 giugno 2015, nelle acque del nel Golfo di Napoli, nel mare tra Capri e la penisola sorrentina. A pubblicare le immagini che circolano sui social media che catturano i movimenti della balena, è Marianna Romano a bordo di un traghetto di linea. Un incontro spettacolare ma non insolito visto che le Balenottere comuni come altri grandi cetacei attraversano questa acque nei loro spostamenti da nord a sud e viceversa. L'area è infatti definita, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, “Important Marin Mammal Areas” dall'IUCN ( Unione Interzionale per la Conservazione della Natura) per la rilevanza che hanno per il monitoraggio e la conservazione della specie. La D.ssa Diana D’Agata, Veterinary Surgeon nel Regno Unito, esperta di fauna marina, ci fa sapere che le informazioni sugli spostamenti stagionali e sulle rotte preferenziali della popolazione di balenottere nel Mar Mediterraneo, specie protetta da accordi internazionali e classificata come vulnerabile dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (www.iucn.org), sono ancora poche e disomogenee e si basano principalmente sugli avvistamenti stagionali. L'osservatorio NEMO-SN1, invece, ascolta il passaggio delle balenottere dalle profondità del mare. A monitorare la presenza dei cetacei sono sensori acustici posizionati sull'infrastruttura subacquea, in funzione 24 ore su 24, che ascoltano, registrano e inviano i segnali catturati a un laboratorio nel porto di Catania, parte delle infrastrutture dei Laboratori Nazionali del Sud dell'Infn. I dati registrati sono stati analizzati nell'ambito del progetto FIRB-2008 SMO. Lo studio, condotto da Virginia Sciacca, dottoranda dell'Università di Messina ed associata ai Lns-Infn, e dal gruppo di ricerca Smo ha anche prodotto una prima valutazione dell'impatto dell'inquinamento acustico di origine antropica sulla comunicazione della balenottera comune. Questa specie sfrutta, infatti, suoni a bassa frequenza (intorno ai 20 Hertz), che si propagano bene in mare aperto, per mantenersi in contatto e comunicare su grandi distanze con i propri simili. L'aumento incontrollato del rumore sottomarino può causare una drammatica riduzione della distanza entro cui gli animali sono in grado di recepire il segnale di richiamo o alterarne la ricezione minacciandone la sopravvivenza. Di seguito il link che riproduce le bellissime immagini della balenottera disponibile all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=8baanr