Avviso ai consumatori, bottiglie di alcol a marchio Fiume contraffatte e bollo di Stato imitato

Lo Sportello dei Diritti: “Contengono antigelo”

Avviso ai consumatori, bottiglie di alcol a marchio Fiume contraffatte e bollo di Stato imitato

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Nel corso dell'ordinaria attività il NAS di Lecce ha trasmesso gli elementi identificativi relativi a bottiglie da 100 cl con etichetta "96° Alcool dal 1960-Fiume" e contrassegno di Stato per prodotti alcolici contraffatti, risultate, da accertamenti analitici, contenere alcool etilico miscelato a glicole etilenico, quest'ultima sostanza tossica per ingestione. Le bottiglie, rinvenute presso venditori ambulanti in aree mercatali e presso esercizi commerciali, presentano una fedele riproduzione dell'etichetta della ditta LICOR S.r.l di Putignano (BA), titolare del marchio FIUME, mentre i bolli di Stato sono riprodotti grossolanamente su carta semplice e non filigranata in due diverse varianti, una di colore rosa e l'altra di colore tortora. Sono tuttora in corso indagini da parte del NAS di Lecce e dell'I.C.Q.R.F area di Lecce. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda i clienti e i gestori dei locali a fare attenzione a cosa comprano. Con la crisi dei consumi si stanno diffondendo prodotti di bassa qualità che possono essere dannosi. La sola difesa è cominciare a guardare quello che si beve, soprattutto nel caso dei cocktail. Sul fenomeno della contraffazione, è individuata in diverse forme: alcolici contraffatti all’estero ma anche "importazioni parallele", di bottiglie che magari provengono dalla casa madre, destinate a mercati esteri e fatte entrare in Italia eludendo l’accisa. A volte con un’etichetta aggiuntiva in italiano che ha 'gabbato' il rivenditore finale. Anche in Italia ci sono 'fabbriche' di vino, grappe e altri alcolici che poco hanno delle romantiche distillerie clandestine ai tempi del proibizionismo americano, e molto di un mercato illegale in espansione "nei Paesi comunitari, dove tutte le contraffazioni di alimenti sono in aumento. Secondo l’Istituto superiore di sanità 335 mila 870 persone (il 30% della popolazione) bevono in modo inadeguato; i forti bevitori sono il 10,7% dei maschi e il 7,7% delle femmine, gli alcolisti il 9,2% degli uomini e l’1,9% delle donne. Per una ricerca recente, l’età media della prima bevuta è 12 anni. Il 34,4% dei ragazzini l’ha già fatto a 11 anni, a 15 l’83,5, e il 40% si è già ubriacato almeno una volta. E il 25% degli automobilisti ammette di mettersi al volante dopo aver bevuto. Uno su quattro.

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