Angela o Celeste dove sei? Lo straziante appello dei genitori di Angela Celentano scomparsa il 10 agosto 1996 sul Monte Faito. Una nuova segnalazione riapre il fronte della speranza.

I genitori di Angela considerano la pista messicana attendibile

Angela e Celeste

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La scelta di divulgare proprio ora attraverso i social network una vicenda che appare superata dai fatti è dettata dalla opportunità di imprimere una accelerazione alle indagini, complesse e delicate, ma nello stesso tempo per dare un messaggio a chi ancora vuole dare una mano per ritrovare Angela. Un appello, quindi, finalizzato a non trascurare nessuna alternativa.

La storia di ANGELA CELENTANO un mistero che dura 16 anni
Era una assolata mattina del 10 agosto 1996 quando, per la solita gita annuale, la famiglia di Angela Celentano si reca, con la Comunità evangelica di Vico Equense (Napoli), sul monte Faito. Tutto scorre tranquillo. I bambini giocano gioiosi mentre i genitori iniziano a preparare il pic nic. Doveva essere una scampagnata come tante, ma presto è diventata una tragedia.
Erano circa le 11 quando i genitori della piccola Angela, due anni e mezzo, paffuta, bella come una bambola di porcellana dai riccioli morbidi e neri all’improvviso scompare. Svanita nel nulla. Eppure pochi minuti prima era, come la si vede in un filmato, sorridente giocava su di un’amaca ed addentava un tramezzino. Con lei altri bambini che ridono e giocano. Ma lei da quel bosco non ne uscirà più.
Inghiottita. Ed è panico. Dove è Angela? Chi l’ha presa. Grida tra i folti arbusti, nel bosco, tra i suoi arbusti. Angela non c’è. Volata via come una lucciola mattutina dagli occhi curiosi. Tutti iniziano a cercarla. Si organizzano in gruppi. Passa il tempo. La bimba non si trova. Vengono allertati i carabinieri, la Guardia di Finanza, le Unità cinofile, elicotteri, vigili del fuoco, Protezione civile,volontari. Il “maledetto bosco” viene passato al setaccio. Angela non c’è. Vengono interrogati testimoni. Un ragazzino di 11 anni, Renato, afferma che la piccola Angela si era allontana dal gruppo per seguirlo mentre lui voleva raggiungere il parcheggio per mettere il suo pallone nel portabagaglio dell’auto di suo padre.
Renato racconterà poi ai carabinieri di aver cercato di convincere Angela di tornare indietro da sua madre , ma la bambina aveva deciso di seguirlo per forza fino ad un sentiero che si divide in due: da una parte le auto parcheggiate, dall’altra altri spazi affollati da altri gitanti.
Secondo quanto dichiarato dal ragazzino Angela resta all’incrocio dei due sentieri mentre lui continua il suo cammino e sistemato il pallone nell’auto ritorna verso la comitiva , ma non vede più la bambina. Le ricerche continuano per giorni.
Vengono perquisite case e ville presenti sulla zona, ma della piccola nessuna traccia. Per mesi Angela viene cercata in ogni anfratto, in ogni casolare, in ogni grotta. Niente. Alla fine gli inquirenti decidono di spostare le indagini lontani da monte Faito, in altri ambienti e circostanze. Passano giorni e all’improvviso arrivano segnalazioni: Angela è in Germania, Angela è stata rapita per essere adottata, Angela deve essere usate per il traffico degli organi.
Ora in questi giorni vi sono clamorose novità sul caso. Avrebbe mandato un messaggio dal Messico: «Sto bene, sono io».
A I fatti vostri, la trasmissione di Rai2, Maria e Catello Celentano, i genitori di Angela, mostreranno in esclusiva una foto e alcune mail dall’America che potrebbero portare importanti rivelazioni sulla sorte della bambina.
«Due anni fa, il 25 maggio del 2010 una ragazza dall’estero ci ha inviato una mail in cui affermava di essersi riconosciuta nelle foto di Angela Celentano pubblicate sul sito». Lo hanno rivelato Maria e Catello Celentano, i genitori di Angela Celentano, spiegando che «la mail proveniva da una ragazza residente in Messico che diceva di essere stata adottata e di essere convinta di essere Angela Celentano». «Lei dice di essersi riconosciuta in quelle foto e in quella storia – ha detto la madre di Angela – Ci ha scritto che lei sta bene ma che voleva rimanere lì».
Da quel momento è iniziato uno scambio di email tra Rossana, la sorella di Angela Celentano e la ragazza. «Ho visto le foto molte volte e mi fanno sempre piangere, perché so che quella della foto sono io e non ti posso dire il mio vero nome ma vivo in Messico e sono felice dove sto – si legge nella prima email – Non preoccupatevi per me nemmeno potrei tornare con voi, perché non potrei separarmi da questa famiglia che ho visto per dodici anni e quasi non ho più ricordi di voi, fino a che ho visto le foto. Ma credetemi amo anche voi. Sono felice, non mi cercate più». Dopo pochi minuti, racconta Maria Celentano, «ci è arrivata una sua foto». «Quando abbiamo visto questa foto è indescrivibile quello che abbiamo pensato», dice la madre aggiungendo che «ci sono molti punti di contatto con le elaborazioni di come potrebbe essere oggi la figlia.
La ragazza, che sostiene di chiamarsi Celeste, ha interrotto bruscamente i rapporti telematici con la famiglia Celentano dopo che la polizia italiana, esaminata quest’ultima segnalazione, ha avviato indagini in Messico per rintracciarla. «Sono Angela e sto bene», scrive la ragazza, «non cercatemi io sono felice qui». Secondo quanto la ragazza racconta in un’altra mail all’età di 4-5 anni sarebbe stata abbandonata in casa dei suoi attuali genitori da una domestica di cui si sono perse le tracce. La ragazza dice di non conoscere quindi la sua identità ma di chiamarsi Celeste. «Nei giorni successivi e nelle mail successive lei era disposta anche a venire in Italia quando avrebbe poi compiuto 18 anni per poi fare il dna», racconta la madre di Angela Celentano. «Ci scrivevamo la notte del fuso orario mi chiedeva di mamma e papà, mi ha chiesto di vedere la mia casa. Questo rapporto è durato un anno e mezzo ed è finito nel momento in cui la polizia italiana è andata lì per cercarla – racconta la sorella di Angela Celentano – Io penso che lei si sia spaventata e per questo ha interrotto ogni rapporto».
«In questi due anni ho pensato molto» se questa ragazza fosse veramente Angela, spiega, la «somiglianza era ed è tanta, però la certezza la avremo solo quando la troveremo e faremo il test del dna». Le indagini hanno portato gli investigatori in Messico, attraverso le tracce del computer, ed è stato individuata una casa. «L’indagine è iniziata un anno e mezzo fa ed è ancora in corso – spiega l’avvocato Luigi Ferrandino, legale della famiglia Celentano – Le indagini hanno ripercorso via internet la strada per capuire da dove partivano i messaggi fino al Messico. Hanno partecipato alle indagini polizia postale, Interpol, polizia messicana, procura di Torre Annunziata e due procure messicane». «Si è arrivati in una città all’indirizzo dove la ragazza diceva di abitare, poi si è visto che non era quello l’indirizzo e via internet si è giunti in una seconda abitazione, in cui viveva una famiglia il cui padre è un pm della procura della città messicana e la madre è una dipendente del ministero di giustizia – aggiunge l’avvocato – Hanno sequestrato i computer e sono in corso le indagini. Ci sono dei dati cancellati, la famiglia (padre madre e due figli) ha negato di aver inviato i messaggi, ma è una certezza che i messaggi siano partiti da lì. Sono stati compiuti i dna sui due ragazzi, un maschio e una femmina, più piccola di 4 anni di Angela, e sui due genitori ma nessun risultato è uscito fuori. L’intera famiglia è ora sotto inchiesta per false dichiarazioni al pubblico ministero».
 

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