Anche la Corsica vieta le importazioni di vegetali dalla Puglia. Le spiegazioni del prefetto regionale, Christophe Mirmand: "migliorate le misure per combattere Xylella fastidiosa".

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La Xylella continua a mettere in ginocchio l'agricoltura della Puglia. Oggi il prefetto regionale, Christophe Mirmand, ha annunciato misure supplementari per prevenire l'introduzione di batteri nell'isola. Ieri sera, dopo una riunione presso la prefettura di Ajaccio, il prefetto regionale, esperti e professionisti del settore agricolo hanno raggiunto un accordo su un piano di prevenzione contro il rischio di contaminazione delle piante da Xylella fastidiosa. Questo piano prevede tra l'altro il divieto totale di introduzione di piante, indipendentemente dalla loro origine, nell'isola, salvo deroga per i professionisti, ma anche controlli rafforzati da parte delle autorità doganali nei porti e negli aeroporti. L'introduzione di piante, se concordato tra le autorità sarà limitata ai soli porti di Ajaccio e Bastia. Le misure entreranno in vigore l'11 maggio anche se in Corsica non è stata ancora segnalata la presenza dell'agente patogeno. Per il prefetto sul lato della Xylella le misure adottate dalla collettività sono ancora insufficienti, per cui ritiene che le autorità hanno preso la misura della portata del pericolo. Inoltre, su proposta del prefetto regionale, sarà introdotta dal ministro dell'agricoltura per l'isola il riconoscimento di area protetta. Infine, saranno adottate misure precauzionali in caso di forte sospetto di una pianta.
Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, alla luce di quanto deciso dalle autorità della Corsica, la psicosi della Xylella continua a causare disastri che richiedono un intervento del Governo italiano ancora più incisivo presso le autorità europee, perchè i blocchi risultano essere ingiustificati.
 

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