Allerte in Europa per specifici lotti di uova italiane a causa della presenza di salmonella
Richiami in massa dalla vendita da sette paesi oltre l’Italia tra cui Austria, Croazia, Francia, Germania, Monaco e Slovenia

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La presenza del batterio Salmonella enteritidis è stata rilevata in uova fresche durante i controlli ufficiali di mercato presso allevamenti e punti vendita al dettaglio in Italia. Il rischio è grave, ha affermato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, riporta il dominio internet Danica.hr. Le uova sono state distribuite dall'Italia a Austria, Croazia, Francia, Germania, Monaco e Slovenia. Non è ancora noto dove siano state vendute in altri paesi della UE. Tuttavia, come riportato dai servizi competenti italiani, le uova sono state distribuite in confezioni da sei e dieci pezzi, provenienti da allevamenti in Campania e Lombardia. I media locali scrivono che il richiamo riguarda principalmente le uova vendute con i codici identificativi di allevamento IT 064 MA 001 e IT 019 LO 003, con date di scadenza comprese tra il 18 e il 26 novembre 2025. Le preoccupazioni delle autorità europee derivano dai rischi per la salute pubblica a causa del potenziale impatto sulla sicurezza alimentare e della possibilità di ulteriori contagi.che potrebbero essere causati da diversi eventuali focolai di salmonellosi. Nel 2021, infatti, la salmonellosi è stata la seconda malattia zoonotica più segnalata nell'UE, con 60 050 casi ovvero un aumento del 14,3% del tasso di notifica nell'UE rispetto al 2020. I medici consigliano a chiunque abbia consumato uova italiane sospette di fare attenzione ai sintomi tipici dell'infezione da salmonella, tra cui nausea, vomito, febbre e dolori addominali. Fortunatamente, la salmonella non tifoidea, principalmente la Salmonella enteritidis, causa principalmente gastroenterite, batteriemia e infezioni focali. I sintomi possono includere diarrea, febbre alta o sintomi di infezione focale. Non sono minimamente pericolosi quanto un batterio dello stesso genere, la Salmonella typhimurium, che può causare una sindrome di batteriemia prolungata e spesso fatale, che dura più di una settimana e si manifesta con febbre, mal di testa, malessere e brividi. Tuttavia, nel rassicurare i consumatori dal consumo, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, le uova italiane, sono soggette a controlli stringenti per la salmonella, con obiettivi di riduzione del rischio che sono rispettati. Tuttavia, il rischio zero non esiste, e sono state segnalate recenti allerte per specifici lotti di uova a causa della presenza di salmonella. In Europa, le uova sono considerate la principale fonte di infezioni da salmonella, con misure di controllo attuate lungo tutta la filiera alimentare. L'Italia, come gli altri stati membri dell'UE, applica misure di controllo lungo tutta la filiera avicola per contrastare la salmonella. Gli obiettivi di riduzione della diffusione del batterio negli allevamenti italiani sono rispettati, con tassi di infezione rilevanti ben al di sotto dell'1%. Nonostante i controlli, recentemente sono stati registrati ritiri di lotti di uova da supermercati per presenza di salmonella in seguito a segnalazioni del Ministero della Salute.
