Allerta in rete della Polizia Postale: “Attenzione alle truffe di falsi operatori di banche o di poste italiane”

Lo “Sportello dei Diritti”: seguite i consigli della Polizia Postale

Allerta in rete della Polizia Postale: “Attenzione alle truffe di falsi operatori di banche o di poste italiane”

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L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe segnalata dalla Polizia Postale sulla sua pagina Facebook “Commissariato di PS Online - Italia” con un post riguarda le “Truffe di falsi operatori di banche o di poste italiane”. La Polizia Postale e delle Comunicazioni fa sapere che “Le indagini svolte dai Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale hanno permesso di ricostruire le modalità dell'ennesima tipologia di truffa realizzata da impostori che si spacciano per dipendenti di Banche, di Poste Italiane o anche per agenti della Polizia Postale. Dopo aver ingaggiato la potenziale vittima mediante un’azione preventiva di phishing/smishing, il falso operatore chiama la persona al telefono per informarla di aver rilevato accessi anomali o movimenti sospetti sul suo conto/carta e la persuade a recarsi in Banca o all’Ufficio postale per eseguire trasferimenti di denaro su un “conto sicuro” (che in realtà è quello del frodatore) con la scusa di mettere al sicuro i propri risparmi. Il truffatore intima alla vittima di non rivelare nulla ai dipendenti dello sportello e insiste per mantenere la conversazione al telefono fino a transazione completata, per assicurarsi che la vittima esegua fedelmente le indicazioni del truffatore. Per evitare che questi tentativi truffaldini abbiano successo ricordiamo ai cittadini che “Mai nessun operatore postale/bancario o agente di polizia chiederà di spostare i soldi su altri conti correnti”. Per difendersi dalle truffe online è importante seguire semplici regole di sicurezza:

1. Non comunicare mai le credenziali di accesso, i dati delle carte e i codici di sicurezza attraverso link inviati tramite SMS o al telefono;

2. Verificare la tipologia delle operazioni che si stanno eseguendo;

3. Diffidare di richieste di dati personali ricevute al telefono o tramite mail o sms;

4. Controllare l’attendibilità di una e-mail prima di cliccare e scaricare gli allegati;

5. Utilizzare esclusivamente l’App ufficiale e contatti telefonici verificati.

Si tratta di un’efficacie allerta che per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” può evitarci molti grattacapi. Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

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