Allarme in Louisiana: due persone sono morte a causa di un’infezione da Vibrio vulnificus, noto come “batterio mangiacarne” dopo aver mangiato ostriche
Lo Sportello dei Diritti: "Occhio a molluschi e ostriche"

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Un nuovo allarme sanitario arriva dagli Stati Uniti, e più precisamente dalla Louisiana, dove le autorità sanitarie hanno annunciato la morte di due persone infettate dal Vibrio vulnificus, un batterio killer noto come “mangiacarne”, dopo aver mangiato ostriche crude. Quando contagia gli esseri umani, questo batterio è fatale nel 20% dei casi. Secondo le autorità sanitarie locali, " molte persone infette da Vibrio vulnificus possono ammalarsi gravemente e richiedere cure intensive o amputazioni ". I decessi possono verificarsi anche solo 48 ore dopo l'insorgenza della malattia. Questi ultimi specificano che questo batterio può favorire lo sviluppo di una malattia quando una persona mangia pesce crudo o una ferita viene esposta ad acque costiere contaminate. Il Vibrio vulnificus viene chiamato così per la sua capacità di causare infezioni gravissime a carico della pelle. Il batterio penetra attraverso piccole ferite su gambe, braccia o piedi e può sviluppare una forma necrotizzante dell’infezione. In casi estremi, il paziente può andare incontro ad amputazioni o addirittura alla morte. Secondo gli esperti, la diffusione di Vibrio vulnificus è direttamente collegata ai cambiamenti climatici. L’innalzamento delle temperature, insieme a uragani e tempeste, ha facilitato la proliferazione del batterio nelle acque salmastre, ovvero quelle miste tra dolce e salato, tipiche di alcune aree costiere. Questi casi sono tutt'altro che isolati in Louisiana, poiché il Vibrio vulnificus ha causato il ricovero di 22 pazienti. Va detto che, secondo gli esperti, il rischio di contaminazione è in aumento a causa del riscaldamento degli oceani. In totale, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, nel 2025 nello Stato sono morte quattro persone dopo essere state infettate dal batterio mangia-carne. Inoltre, oltre al contatto con l’acqua, il batterio può anche entrare nell’organismo attraverso il consumo di frutti di mare crudi o poco cotti, in particolare ostriche e molluschi. La forma gastrointestinale dell’infezione è più comune e, nella maggior parte dei casi, provoca soltanto diarrea, nausea o vomito. Tuttavia, in soggetti fragili o immunodepressi, l’infezione può evolvere in modo molto aggressivo. Dunque lo “Sportello dei Diritti” raccomanda a tutti alla massima attenzione, soprattutto in caso di soggiorni in zone tropicali o subtropicali, oltre a non consumare molluschi crudi, in particolare ostriche, se non si è certi della loro provenienza.