Alcaloidi pirrolizidinici oltre i limiti consentiti, richiamati numerosi lotti di agnolotti di borragine a marchio PLIN

Alcaloidi pirrolizidinici oltre i limiti consentiti, richiamati numerosi lotti di agnolotti di borragine a marchio PLIN

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La catena Eataly, ha diffuso sul proprio sito web, il richiamo di 35 lotti di agnolotti di borragine a marchio PLIN. Il provvedimento del ritiro dei lotti sopra specificati è stato adottato dal produttore per la presenza di borragine, di alcaloidi pirrolizidinici oltre i limiti consentiti. Gli agnolotti coinvolti, prodotti dal Pastificio Vallebelbo Srl con stabilimento attivo al Largo IV Novembre, 49, a Santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo, sono venduti in confezioni da 300 grammi e 1 kg con i numeri di lotto 2310093, 2310097, 2310101, 2310109, 2310114, 2310122, 2310124, 2310128, 2310136, 2310143, 2310149, 2310157, 2310159, 2310164, 2310171, 2310185, 2310192, 2310199, 2310214, 2310219, 2310222, 2310241, 2310248, 2310262, 2310269, 2310276, 2310283, 2310289, 2310290, 2310304, 2310311, 2310312, 2310318, 2310326 e 2310332. Le date di scadenza interessate vanno dal 30/04/2023 al 05/01/2024. La maggior parte dei lotti richiamati è dunque già scaduta, anche da mesi. Gli alcaloidi pirrolizidinici sono sostanze molto tossiche, soprattutto a livello epatico, prodotte da alcune piante, tra cui la borragine. Si trovano principalmente in alcune famiglie delle Boraginaceae, Asteraceae, Orchidaceae e Leguminosae, ma anche nelle Convolvulaceae e Poaceae e in almeno una specie delle Lamiaceae. Si stima che nel mondo il 3% delle piante da fiore contengano tali sostanze. I PA noti come PA 1,2-insaturi sono dei potenziali cancerogeni genotossici, ovvero possono causare danni al DNA nel lungo termine. Sono sospettati inoltre di avere un’elevata epatotossicità acuta e cronica. La pericolosità degli alcaloidi pirrolizidinici non è una scoperta recente: casi di tossicità epatica dovuti all’ingestione di piante come senecio, eliotropio e crotalaria sono documentati fin dagli anni ‘20. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare i prodotti con le scadenze e i numeri di lotto indicati. e restituirli al punto vendita d’acquisto dove sarà rimborsato o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. In caso di sospetto consumo di prodotti a rischio o di sviluppo di sintomi correlati alla listeriosi, è fondamentale consultare immediatamente un medico per una valutazione e un trattamento appropriati.

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