Al largo della Turchia pescatori salvano un bimbo di 18 mesi. Il piccolo di nazionalità siriana si trovava su un barcone naufragato durante il viaggio verso le coste greche

bimbo siriano salvato dalle acque

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Una tragedia annunciata, l’ennesima quella accaduta nelle acque al largo di Kusadasi, sulla costa egea della Turchia dopo il naufragio del barcone carico di profughi su cui viaggiavano verso le coste greche, avvenuto mercoledì. Un barcone carico di rifugiati si è ribaltato. Alcuni di loro sono stati tratti in salvo da una barca di pescatori turchi. Tra i naufraghi un bimbo siriano di 18 mesi che risultava disperso. Il salvataggio è documentato da un video dell'agenzia Dogan visionabile anche sul sito dello “Sportello dei Diritti” che mostra il piccolo, rimasto a galla grazie al giubbotto salvagente, portato a bordo dai pescatori, che inizialmente temevano fosse morto per ipotermia. La bella notizia sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che il bimbo, Mohammed, è ora in buone condizioni. 

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