Orrore allo zoo: uomo si cala nella gabbia di una leonessa che lo sbrana – Il Video
Una tragedia nella tragedia. Un ragazzo di 19 anni è morto in seguito alle ferite riportate dopo aver subito l'attacco di una leonessa dello zoo di Arruda Câmara, noto come Bica a John Pessoa, in Brasile, stava visitando lo zoo, quando avrebbe scavalcato la recinzione e raggiunto la gabbia dove si è calato da un albero, e sarebbe stato morso alla testa e al collo dalla leonessa, riportando ferite mortali. Nelle immagini che circolano sui social, si può vedere il momento in cui l'uomo si arrampica su una struttura che dà accesso al tetto del recinto ed entra nello spazio dell'animale. La leonessa, che inizialmente si stava riposando vicino a una vasca d'acqua vicino alla finestra di osservazione per i visitatori, ha notato l'intruso e si è avvicinata all'albero e, nel momento in cui è entrato, è avanzato e lo ha attaccato al collo, causando la morte. L'animale non si è nutrito della vittima, ha solo compiuto l'attacco. Il 19enne si chiamava Gerson de Melo Machado, noto nel suo paese come il Cowboy, con un passato da adolescente segnato da povertà, abbandono, assenza di struttura familiare e segni di disturbi psicologici che hanno impiegato tempo per essere identificati. Il consulente tutoriale Veronica Oliveira, che ha accompagnato Gerson da quando aveva 10 anni, afferma di non aver mai ricevuto il supporto necessario. “Era visto solo come un problema comportamentale”, riporta. Nonostante evidenti segni di sofferenza emotiva, ha trascorso gran parte della sua vita senza valutazioni o trattamenti adeguati. Gerson è cresciuto in una situazione di grande vulnerabilità: era figlio di una madre schizofrenia e nipote di nonni con malattie mentali. L'infanzia è stata vissuta tra rifugi, istituzioni e fughe per cercare di ritrovare la madre, che non poteva prendersi cura di lui. È stato privo di potere familiare ancora piccolo, ma a differenza dei fratelli non è mai stato accolto da una famiglia adottiva. Per chi viveva con lui, l'ambizione infantile di prendersi cura dei leoni simboleggiava la sua vita. “Voleva solo prendersi cura dei leoni”, dice Veronica. La diagnosi di disturbi psicologici è avvenuta solo anni dopo, quando ero nel sistema socio-educativo. L'infanzia è stata vissuta tra rifugi, istituzioni e fughe per cercare di ritrovare la madre, che non poteva prendersi cura di lui. È stato privo di potere familiare ancora piccolo, ma a differenza dei fratelli non è mai stato accolto da una famiglia adottiva. Al momento c'è un'indagine in corso per capire la realtà dei fatti. L'amministrazione comunale ha temporaneamente sospeso le visite allo zoo. Anche la Polizia Militare e l'Istituto di Polizia Scientifica sono stati attivati e stanno continuando ad accertare le circostanze della morte di Gerson. In un comunicato, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il direttore dello zoo di João Pessoa, città costiera nord-orientale del Brasile, ha comunicato che la leonessa rimarrà sotto osservazione per le prossime settimane, ma ha escluso ogni possibilità di eutanasia. Di seguito il link delle immagini del momento della predazione leone – uomo, disponibile all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=a8t0sr
