Scandalo “estimi catastali” a Lecce. L'Agenzia del Territorio continua a ricorrere in Cassazione nonostante le plurime condanne in Commissione Tributaria anche in appello. I contribuenti vittoriosi devono applicare comunque le vecchie rendite

estimi catastali

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La Commissione Tributaria Regionale di Bari, sezione di Lecce, continua a rigettare gli appelli dell’Agenzia del Territorio, con condanna alle spese, per la nota questione degli estimi catastali, come dalle ultime due sentenze 1810/17 e 1811/17, ritirate in data odierna, in cause patrocinate dall'avvocato Maurizio Villani. Nonostante i continui rigetti degli appelli, l’amministrazione in questione pervicacemente insiste con ricorsi alla Corte Suprema di Cassazione che costringeranno i contribuenti a difendersi nonostante le ripetute vittorie innanzi alle corti territoriali. Oltretutto, sulla medesima questione, si è in attesa della pronuncia del Consiglio di Stato, mentre la Commissione Tributaria Regionale del Lazio con l’ordinanza n. 1471 del 16 dicembre 2016 ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale. In definitiva, per la vicenda degli estimi catastali, oggi sono stati interessati i massimi organi giudiziari nazionali, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte Costituzionale. In ogni caso, ricorda Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, in attesa delle pronunce definitive, i contribuenti vittoriosi nei giudizi tributari devono continuare ad applicare le vecchie rendite catastali e non le nuove, tenuto conto che le sentenze tributarie sono immediatamente esecutive, ai sensi dell’art. 67-bis D.lgs. n. 546/92, introdotto dal D.Lgs. n. 156 del 24 settembre 2015, che ha ripreso le mie proposte modificative. Infatti, è da sottolineare che è stato abrogato il vecchio articolo 69 -bis D.Lgs. n. 546/92 che prevedeva il passaggio in giudicato della sentenza per gli aggiornamenti catastali. Il problema è sempre però lo stesso: restano le responsabilità politiche dell'amministrazione comunale del capoluogo che diede l'input per attivare la procedura di riclassamento generalizzato per ottenere più lauti incassi tributari rivenienti dalle nuove rendite a discapito dei proprietari degli immobili, così come dovranno essere appurate anche eventuali responsabilità contabili perchè il continuo ricorso alla Giustizia e le condanne alle spese per l'Agenzia del Territorio non possono passare senza far finta di nulla, perchè in ogni caso a pagare sono i contribuenti sui quali, in ultima analisi, ricadono sempre i costi di procedure sciagurate come quella ormai tristemente famosa degli estimi catastali leccesi. 

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